Ieri le due normative sono state affrontate e approvate dai preposti organismi parlamentari, per gli interni e per il lavoro. Entrambe le sedute sono state interrotte dopo pochi minuti in quanto i deputati dell'SDS hanno presentato delle richieste scritte secondo cui era la Camera a dover decidere sulle modalità di procedura. Il Parlamento si è poi riunito brevemente in seduta plenaria per confermare la decisione del collegio di presidenza sulla procedura d'urgenza. Secondo i deputati del Partito democratico le proposte non vanno affrontate d’urgenza inquanto non trattano temi riguardanti la sicurezza, la difesa del paese o altre misure di fondamentale importanza per il funzionamento del paese. Di conseguenza il gruppo parlamentare dell’SDS ha deciso di ostruire la seduta in corso, come ha spiegato Alenka Godec, capogruppo SDS “non intendiamo partecipare alle violazioni del regolamento della Camera che di fatto annullano l’organo in questione”. Le leggi in discussione sono nocive per il paese, i datori di lavoro e i dipendenti, ha detto la Godec. La modifica alla legge sugli stranieri va in pratica a modificare la condizione della conoscenza della lingua slovena finalizzata al prolungamento del permesso di soggiorno temporaneo per motivi legati al ricongiungimento famigliare di persone di paesi terzi. In base alla proposta la conoscenza della lingua passa dal livello A1 a quello definito a livello “esistenziale” che permette una comunicazione basilare in lingua slovena. La seconda proposta riguarda invece i rapporti di lavoro che in base alle direttive europee introducono la novità dei cinque giorni feriali non retribuiti per l’assistenza di un membro famigliare e la possibilità di richiedere al datore di richiedere un’occupazione che garantisca un alto livello di sicurezza. La normativa prevede pure una maggiore tutela dei rappresentanti sindacali e una maggiore tutela delle persone che sono state vittime di violenze domestiche con la possibilità di usufruire di 25 giornate di ferie retribuite. Le proposte vengono pesantemente criticate dai datori di lavoro.

Dionizij Botter

Foto: DZ/Matija Sušnik
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