Foto: BoBo
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Sarà molto probabilmente Robert Golob a contendere la poltrona di primo ministro a Janez Janša. Il manager goriziano, cresciuto alla corte di Janez Drnovšek, è entrato nell’arena dopo che il suo incarico ai vertici della GEN I non è stato rinnovato. Questa volta, come era accaduto invece con gli altri volti nuovi scesi in campo in passato, non ha creato un partito, ma ha semplicemente preso in mano le redini di una piccola formazione ecologista extraparlamentare.

Il proposito dichiarato di Golob è quello di guardare “un po’ a sinistra e un po’ a destra”. Andrà a pescare soprattutto nel bacino dei voti del centrosinistra, ma l’intento è anche quello raccogliere consensi tra gli elettori del centrodestra, o almeno tra quelli che potrebbero nutrire simpatie per le formazioni di impronta liberale che si sono alleate con Janša. Ancora una volta la partita si giocherà per trovare i consensi degli elettori centristi, rimasti senza saldi punti di riferimento dopo la dissoluzione della Democrazia Liberale. Il collante più forte su cui costruirà le sue fortune, però, sarà soprattutto l’antijanšismo. Stando alle prime reazioni, tra gli elettori del centrosinistra, in molti sono disposti a credere che sia veramente lui l’asso nella manica per togliersi di torno il leader del centrodestra. Quello che è certo in Slovenia, è che in assenza di una piattaforma politica vera e propria, i detrattori di Janša seguono in ogni occasione lo stesso schema che per ora ha funzionato quasi sempre. Poco importa se in passato poi i partiti di centrosinistra, dopo la vittoria, ci hanno molto poco a litigare e a dividersi anche per futili motivi.

Ora nell’arena non si manca di respirare un certo nervosismo. Nel centrodestra sanno che Golob potrebbe essere un avversario molto ostico e pericoloso; mentre le altre forze del centrosinistra, che giorno dopo giorno hanno costruito in parlamento l’opposizione al premier, non sembrano per nulla entusiaste di cedere il bastone del comando al nuovo arrivato. Alla fine a decidere saranno gli elettori. Visto il clima, la mobilitazione sarà massiccia e probabilmente anche l’afflusso alle urne. Nel centrodestra andranno a votare per Janša, per i suoi alleati e per il loro modello di paese; nel centrosinistra invece si voterà contro Janša e soprattutto per quello che avrà le maggiori possibilità di sconfiggerlo.

Stefano Lusa