Foto: Dani Modrej
Foto: Dani Modrej

Non sono bastate le luminarie e nemmeno i fuochi d’artificio al sindaco di Capodistria Boris Popovič per vincere al primo turno. Ora per lui sarà dura. I suoi dodici avversari hanno dato chiaramente ad intendere che il loro principale obiettivo è quello di liberarsi di lui. Gašpar Gašpar Mišič e Olga Franca sin da ieri sera hanno annunciato che adesso lavoreranno per Aleš Bržan. La partita è aperta.

A Isola l’unica cosa certa è che ci sarà il ballottaggio. Evgenij Komljanec se la vedrà con Danilo Markočič o con Aleksej Skok. I due, con tutte schede contate, sono separati da soli 6 voti. Bisognerà attendere l’esito del voto per posta. Solo allora sapremo se sarà l’esponete del Partito dei Pensionati o quello dei Socialdemocratici a giocarsi la poltrona di sindaco con il candidato del Movimento Fieri di Isola.

A Pirano corsa all’ultimo voto per la vittoria parziale tra l’ex ministro della sanità Tomaž Gantar e Đenio Zadkovič. L'esponente del Desus, che a Pirano si è presentato con la lista civica Per il nostro territorio, ha solo sei voti di vantaggio sul fenomeno social del Movimento per Pirano. I due se la vedranno in un secondo turno che sembra più serrato che mai.

Esito scontato, invece ad Ancarano, dove il sindaco uscente Gregor Strmčnik è stato riconfermato al primo turno con percentuali bulgare. Attorno a lui l'agguarrita squadra che aveva lavorato già alla secessione da Capodistria. Tra i suoi collaboratori anche Linda Rotter, la battagliera esponente della comunità italiana, che sta operando per creare nel comune migliori condizioni possibile per la piccola componete italiana rimasta.

Si sfalda, intanto sulla costa il dominio rosso. I socialdemocratici perdono il sindaco di Pirano, mentre a Isola potrebbero non andare nemmeno al ballottaggio. Gli ex comunisti, che avevano spadroneggiato in zona per decenni, potranno contare su un solo consigliere comunale a Capodistria, dove sono oramai superati dalla Sinistra radicale, che potrà contare su due seggi in comune. Significativa invece l’affermazione a Pirano del Movimento per il comune di Pirano, un fenomeno nato dal basso con un gruppo Facebook, sorto per protestare contro quella che veniva ritenuta una inefficiente gestione del comune e soprattutto di Portorose, un tempo fiore all’occhiello del turismo jugoslavo e sloveno ed oggi ridotta al fantasma di se stessa.

Sul fronte minoritario riconferma scontata a Capodistria per Alberto Scheriani e Mario Steffé, che ancora una volta possono contare su un ampio sostegno tra i connazionali. La partita era tutta tra Damian Fischer e Ondina Gregorich Diabaté. Nel 2014 fu Fischer a spuntarla per un pugno di voti, questa volta invece la Gregorich si è presa la sua rivincita. Sta di fatto che la compagine minoritaria in municipio ora sarà molto meno compatta. La Gregorich, in passato, aveva dato parecchio filo da torcere al vicesindaco Scheriani, dimostrandosi poco incline a seguire gli ordini di scuderia. Difficile che il suo atteggiamento possa cambiare in questo mandato, mentre tradizionalmente Steffé ha sempre mantenuto una certa indipendenza, rispetto ai contrapposti schieramenti sia sul fronte comunale sia su quello minoritario. Sta di fatto che i giochi sono ancora tutti da fare, anche quello sul futuro vicesindaco di Capodistria. Se Popovič non dovesse farcela, la riconferma di Scheriani potrebbe non essere automatica. Bruno Orlando, rimasto fuori dai gioci, intanto gongola per il risultato raggiunto con l'elezione della Gregorich; mentre Mariella Zanco Tavernise, può, tutto sommato dirsi soddisfatta dei consensi ottenuti. Il più deluso, probabilmente è Damian Fischer, che da presidente della commissione per la toponomastica ha testardamente voluto e ottenuto le tabelle con gli antichi odonimi. Nell’ultima parte della campagna elettorale, da candidato, il giornalista di TV Capodistria, non ha mancato di impartire lezioni di giornalismo ai suoi colleghi. Adesso avrà più tempo mettere a posto le cose all’interno dei programmi italiani e sloveni del centro regionale.

A Isola, sul fronte minoritario, cavalcata trionfale di Agnese Babič. Per la candidata indipendente sembra scontala la nomina a vicesindaco. Verrà coadiuvata in consiglio comunale da Enzo Scotto di Minico, una delle anime più veraci della Dante ed espressione di quell’Isola popolana che sembra vivere più che in altre cittadine costiere. Resta fuori invece l’attuale vicesindaco, Ambra Šlosar Karbič, considerata molto vicina al deputato Felice Žiža.

A Pirano netta affermazione in consiglio comunale della compagine che attualmente guida la Comunità. Andrea Bartole, Nadia Zigante e Manuela Rojec hanno ottenuto quasi gli stessi voti. Restano fuori gli uomini di Onelio Bernetič, ma anche Bruno Fonda, che per anni è stato vicesindaco italiano della città. Vittoria della compagine della Zigante anche nel consiglio della Comunità autogestita della nazionalità. Sono suoi sette consiglieri su undici. Tre quelli che fanno capo a Bernetič, mentre l'unico indipendente eletto è Christian Poletti.

Adesso, chiuse le urne, per la minoranza comincia un altro gioco: quello per la presidenza della Can Costiera. Li la partita potrebbe essere ancora aperta.

Infine da rilevare la vergognosa lentezza con cui sono state contate le schede nei comuni costieri. I risultati sono stati pubblicati quando oramai tutta la Slovenia dormiva. Ancora più vergognosa la conta dei voti minoritari. Se a Pirano, Isola ed Ancarano l’andamento è stato in linea con quello generale, le cose sono andate peggio a Capodistria, dove le schede del voto minoritario non sono state contate direttamente ai seggi. Sta che al momento i risultati del voto per i seggi specifici non sono nemmeno ancora pubblicati sul sito ufficiale della commissione elettorale.