Foto: MMC RTV SLO
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Quello che dobbiamo chiederci è come mai il dibattito sul nome dell’Istria sia approdato così tardi nella comunità nazionale italiana. La decisione di andare verso la soluzione Istria slovena, infatti, risale oramai a quattro mesi fa. A suggellarla i sindaci dei comuni costieri. La scelta era ovvia e lo studio commissionato ad un gruppo di “esperti” a dir poco inutile. Vista l’aria che tira nella nostra zona era chiaro che non si sarebbe mai rinunciato all’aggettivo “slovena” per definire la regione. Ora ci si può legittimamente chiedere se i vicesindaci italiani sapessero qualcosa ed hanno fatto finta di nulla o se proprio non siano stati informati di come stava andando la vicenda. La seconda ipotesi è anche peggio della prima.

Quello che stupisce, invece, è che i nostri rappresentanti si siano bevuti le motivazioni che vengono date per spiegare la necessità di denominare quest’area proprio Istria slovena. La questione di fondo come constatato durante i dibattiti informali di questi giorni, è però di tutt’altra natura e riguarda il diritto a scegliersi autonomamente i nomi delle proprie località. ‘Slovenska Istra’ potrebbe convivere senza problemi con la sua versione italiana ‘Istria’, così come il Sud Triolo dei tedeschi convive tranquillamente con l’Alto Adige degli italiani. Un buon principio per risolvere anche altri nodi gordiani come Lucija – Santa Lucia, Bernardin – San Bernardino, solo per citarne qualcuno. Basterebbe capire che bisogna rispettare gli altri, ma anche farsi rispettare dagli altri, usando, se è necessario, tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, compreso quello del veto nei Consigli comunali e del ricorso alla Corte costituzionale. Se pensate che simili azioni non farebbero altro che far piovere una serie di critiche nei nostri confronti e far aumentare l’intolleranza nei nostri riguardi non c’è da preoccuparsi. Basta leggere i commenti sui social sotto gli articoli che parlano della polemica innescata sull’Istria slovena per capire cosa ne pensa di noi una fetta della società.

Stefano Lusa