Foto: Radio Capodistria
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“75 anni contraddistinti da amore, sacrifici e passione”, si è sentito dire ieri sera a Gallesano con la presidente del sodalizio, Debora Moscarda Demarin, che ha voluto dedicare la serata a tutti ma proprio tutti gli attivisti che dal 1948 ad oggi si sono impegnati nelle sezioni artistico-culturali, sportive e sociali del sodalizio. “Hanno contribuito alla continuità, perciò, va ricordato ogni singolo attivista”, ha detto la presidente e ha aggiunto: “Il nostro è un sodalizio particolare, contraddistinto da una forte vitalità, da un voler esserci, voler far sempre meglio anche per affrontare le nuove sfide e noi continuiamo su questa strada”.

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Tra le nuove sfide, in primo luogo, il dovere di tramandare alle giovani generazioni quel bagaglio di cultura e tradizioni ereditato dal passato. E l’attenzione verso le future generazioni, come il costante impegno per l’affermazione dell’identità italiana che s’intreccia nel tessuto sociale dell’area e più in genere in quello istriano è stata ribadita nell’intervento della vice-presidente della Regione istriana, Jessica Acquavita, mentre gli esponenti dell’Unione Italiana e dell’Università popolare di Trieste, Marin Corva e Paolo Rovis, hanno puntato sul mantenimento delle numerose attività che contribuiscono alla salvaguardia di lingua e cultura.

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Il vicepresidente del Sabor e deputato CNI, Furio Radin, si è soffermato sull’unità e la coesione. Nel suo intervento, più politico che di circostanza, ha ricordato: “Siamo una comunità dinamica, con alti e bassi; abbiamo sempre superato i dissidi interni spesso provocati da questioni futili; la nostra forza sta nel mantenerci uniti”, ha concluso Radin con gli immancabili “W la Comunità nazionale italiana” e “W noi”. Un riferimento all’unità l’ha fatto pure il console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, che ha sottolineato: “Il modo in cui vivete la vostra italianità e cultura, rende orgogliosa l’Italia che crede nella minoranza italiana, nelle Comunità degli italiani e nell’Unione italiana”. “La nostra forza sta nel legame che ha resistito alla prova del tempo, mantenendo salde le fondamenta della tradizione e della cultura”, ha affermato invece il sindaco di Dignano, Edi Pastroviccio, ed ha aggiunto: “Si vede una Comunità giovane, salda, ricca di manifestazioni e avvenimenti, piena di lavoro ed è percepibile l’amore con cui viene portato avanti, amore per le proprie tradizioni, per la propria cittadina, amore per il proprio essere italiani in Istria, a Gallesano”.
Nel corso della serata, arricchita dalla partecipazione del coro misto e di altri gruppi, sono stati consegnati i riconoscimenti agli attivisti benemeriti, agli ex dirigenti e poi a numerose istituzioni del territorio e della Comunità nazionale italiana.