Foto: Radio Capodistria
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Creatività e tradizione sono gli elementi che hanno portato alla realizzazione di questo calendario, diverso da quelli degli scorsi anni, che ha messo da parte la formalità e ha dato spazio ai bambini che frequentano le scuole elementari. La direttrice dell’EDIT, Christiana Babić, ci ha spiegato com’è nata l’idea di proporre un calendario illustrato per il 2024. “La scelta dei disegni dei bambini è nata spontaneamente, dalla voglia di guardare verso il futuro e di coniugare questo futuro rappresentato dai bambini con la tradizione delle nostre scuole, di una cultura identitaria, che passa anche attraverso il disegno. Fare un calendario istituzionale, asettico, senza quella traccia di vita che i bambini rappresentano al meglio ci sembrava un po' scontato e anche consumato negli anni scorsi.”

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Il calendario propone tredici disegni realizzati dalle alunne e dagli alunni delle Scuole elementari italiane della Croazia e Slovenia, i quali vengono anche pubblicati dal mensile per ragazzi Arcobaleno, che quest’anno celebra il 75esimo anniversario, occasione che ha portato alla collaborazione tra l’Unione Italiana e l’EDIT. A tal proposito ne abbiamo parlato con Marin Corva, Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, il quale ha evidenziato quanto sia essenziale continuare a lavorare con tutte le istituzioni rappresentative della Comunità nazionale italiana.

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“Ovviamente è un’iniziativa molto importante vista la collaborazione con la nostra casa editrice EDIT, ed essendo noi come Unione Italiana il fondatore, è di vitale importanza che venga coinvolta in tutte le attività che riguardano la Comunità nazionale italiana. Ciò che mi fa particolarmente piacere è che siamo riusciti a fare quadrato, nel senso che c’è stata una collaborazione tra l’Unione Italiana e l’EDIT, ma anche un coinvolgimento delle scuole tramite Arcobaleno e abbiamo presentato il calendario presso la Comunità degli Italiani di Fiume. Questa è una cosa molto significativa perché, se vogliamo sviluppare ulteriormente la nostra Comunità, è indispensabile che ci sia una collaborazione trasversale tra tutte le istituzioni della CNI."

B.Ž.