Nel trentesimo anniversario dell'Unione Italiana saranno trenta le onorificenze che saranno consegnate alla seduta solenne del 24 settembre prossimo a Pola. Un lavoro non facile per la preposta commissione che, come ha raccontato la sua presidente Neda Sainčić Pilato, ha dovuto scegliere da una lista di 250 nominativi, ridottisi poi ad una settantina, inviati da consiglieri ed istituzioni della CNI. "Una selezione ponderata che cerca di abbracciare tutti i settori del mondo CNI" ha detto la Sainčić Pilato e ha aggiunto: "E' la prima volta che si decide di assegnare questi riconoscimenti e le persone meritevoli sarebbero state molte di più delle trenta prescelte perciò spero che anche in futuro si continui con questa prassi e con la consegna di riconoscimenti annuali". Voto segreto per l'incarico di presidente onorario al rovignese ed ex direttore del Centro di Ricerche storiche Giovanni Radossi, proposta che ha ottenuto il favore di 40 dei 43 consiglieri presenti in sala.
Si è passati quindi al dibattito sulla riforma statutaria dell'UI che per mancanza di tempo è stato rinviato a una seduta tematica da tenersi ad ottobre. Diversi e validi gli interventi sentiti ieri sera, tutti volti alla creazione di un organismo decisionale e rappresentativo più agile e snello, di un'Unione Italiana transnazionale, soggettiva e autonoma che abbia al centro il singolo connazionale. Per quanto riguarda il censimento 2021 che prende il via lunedì in Croazia, illustrate le iniziative avviate dall'UI: 30 mila lettere che in questi giorni vengono recapitate ai connazionali, spot pubblicitari e battage sui social media. Tra le altre cose, è stato concordato di far fronte comune e operare in sinergia per sollecitare gli italiani a dichiarare la propria identità nazionale. Un invito lanciato dal presidente Tremul che è stato accolto dai presidenti dei Consigli per la minoranza della Regione Litoraneo Montana e di quella Istriana, Flavio Cossetto e Gianclaudio Pellizzer che sono consiglieri dell'UI.
Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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