Foto: Radio Capodistria
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Oggi 27 aprile si festeggia in Slovenia la Giornata della Resistenza contro l' occupatore. Il 25 aprile si è celebrata in Italia la Festa della Liberazione. Si tratta di due momenti importanti di un' unica storia che vogliamo ricordare: quella della liberazione e della sconfitta del nazifascismo, che tutti, indiscriminatamente, senza se senza ma, salutiamo identificandoci nei valori. Detto questo, voglio aprire una parentesi. Mi sono andato a vedere il filmato della celebrazione nella Risiera di San Sabba, dei fischi al discorso del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e al rabbino Alexander Meloni. Beh, che dire! Un brutto episodio di una giornata quasi estiva che prometteva bene, che conciliava gli animi e il fisico. Perché, ormai la situazione generale è tale che ci accontentiamo anche con poco, anche con una semplice giornata piena di sole che ci fa stare bene con gli altri. Poi arrivano i fischi e i rutti dei fondamentalisti di turno che ci fanno ricordare che il fascismo non è soltanto una pagina cupa di storia che ci siamo lasciati alle spalle, ma anche un atteggiamento, un modo di relazionarsi con gli altri con livore e arroganza che ad alcuni umani piace reiterare, a prescindere dalla fede politica che professano. Perché chi fischia e sbraita sui rabbini nei luoghi dell' olocausto e sulle parole di qualcuno che fa un discorso condivisibile, anche se politicamente su un' altra sponda, è sempre un po' tanto fascista. Davanti a noi c'è ancora una festa, che è di tutti: il Primo maggio. Spero sia di pace.