Foto: Reuters
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Alla grande conferenza a Madrid, seppur virtualmente, ha preso parte anche la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, la quale in passato aveva già partecipato agli eventi di Vox. “Possiamo costruire un’Unione europea differente, l’8 e il 9 giugno saranno elezioni decisive, un cambio in Europa è possibile se i conservatori europei saranno uniti” le parole della premier intervenuta in videocollegamento. L’Europa è stata definita da lei come un “continente stanco, remissivo, viziato, che ha pensato di poter barattare l’identità con l’ideologia, la libertà con la comodità, e oggi inevitabilmente paga il prezzo delle sue scelte”. Per la premier italiana questa potrebbe essere la prima volta in cui l’esito delle elezioni europee riuscirebbe a “sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti”. Alla kermesse è stata accolta anche Marie Le Pen, leader del partito di estrema destra francese Rassemblement National, la quale ha trovato dei punti in comune con la premier Meloni. Nel suo intervento ha parlato dei suoi cavalli di battaglia, “l’Europa deve proteggere i suoi popoli e le sue nazioni, e la ricerca di alleati per la libertà è contro il modello unico che l’Unione europea impone” ha dichiarato. Non sono mancati gli attacchi ai leader simbolo dell’attuale Ue: “siamo gli unici che difendiamo veramente il motto europeo ‘uniti nella diversità’” ha aggiunto. Tra gli altri invitati hanno spiccato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki, ma anche il presidente argentino Javier Milei. Quest’ultimo è salito sul palco incitando la folla e intonando la prima strofa della canzone che ha accompagnato la sua campagna presidenziale.
L’obiettivo del Gruppo dei riformisti e conservatori europei è solo uno: riuscire a diventare il terzo partito alle elezioni europee, superando il gruppo di Emmanuel Macron, Renew Europe.

B.Ž.