Grazie alla nuova legge elettorale, il leader di centrodestra Mitsotakis guiderà il paese con un governo monocolore e senza coalizioni. "Abbiamo un mandato pieno e faremo un governo autonomo" ha affermato il leader di centro destra, forte del risultato ottenuto anche grazie al premio di maggioranza della legge elettorale dal lui sottoscritta ed entrata vigore dopo il voto di maggio. I 158 seggi ottenuti al Parlamento sono sette in più rispetto a quelli della maggioranza assoluta, anche se l'affluenza è scesa al 46 per cento rispetto al 60 di maggio. Diversa l'atmosfera per l'ex primo Ministro e leader di Syriza, Tsipras che ha ottenuto 47 seggio con il 17,8 per cento dei voti, il 2 per cento in meno rispetto a maggio. "Si chiude una fase storica per il partito" ha detto "io rimetto al partito il giudizio sulla mia carica". Sembra che ora toccherà al partito valutare la misura da prendere, flop anche del suo ex Ministro delle finanze Varoufakis che non ha raggiunto il 3 per cento. Pessimo risultato ottenuto pure dai socialisti del Pasok con l'11 per cento dei voti ottenuti e dai comunisti del KKe con il 7,61 per cento delle preferenze. La somma dei voti di tutti e tre i partiti, il 39,5 per cento, non basterebbero per superare Mitsotakis. Si fa intanto avanti l'estrema destra, il partito "Spartani" ha superato la soglia di sbarramento ottenendo poco meno del 5 per cento dei voti e 13 seggi. "Dopo tanto tempo, una voce nazionalista sarà in Parlamento", ha esultato il presidente del partito Vassilis Stigas, nato alle ceneri di Alba Dorata, partito definito dalla giustizia come organizzazione criminale., mentre a superare per la prima volta la soglia di sbarramento è il partito Niki guidato da un insegnante di teologia noto per le sue posizioni xenofobe e infine il partito anti-immigrazione Soluzione greca che ha ottenuto il 4,5 per cento dei voti.

Dionizij Botter

 Foto: Reuters
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