Foto: Pixabay
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Il promotore dell’iniziativa, Ugo Poli, vicesegretario del Circolo Pd di Opicina, ha voluto risaltare il risultato ottenuto in pochi giorni. “Centinaia di persone, tante mamme e giovani coppie, ma anche i nonni che suppliscono alla mancanza di servizi pubblici per i loro nipotini, sono venuti sabato a firmare la richiesta di aprire un asilo nido comunale in lingua slovena sul Carso triestino, e ad esprimere la propria preferenza scegliendo fra tre possibili localizzazioni della struttura, tra Prosecco, Opicina e Gropada”. Lo ha scritto Poli sul suo profilo Facebook, facendo un appello a tutti i genitori che hanno riscontrato delle difficoltà e vogliono mettere al primo posto la formazione in lingua slovena dei propri figli a partire dall’infanzia, condizione definita “essenziale per la salvaguardia dell’identità culturale di una minoranza nazionale”.
Il problema evidenziato dai promotori della raccolta firme interessa il Carso triestino, ma come ha evidenziato Poli, “i posti negli asili nido di lingua slovena nel Comune di Trieste sono solo trenta, tutti quanti in centro città”. I circoli Pd dell’Altopiano Est e Ovest hanno raccolto in una settimana 450 firme, in particolare a Opicina 191 sottoscrizioni, a Prosecco 131 e a Basovizza 80, alle quali sono state sommate le 48 raccolte prime dello scorso sabato. Una volta terminata la petizione “verranno affidati i documenti sottoscritti alle presidenze della prima e seconda Circoscrizione, perché sviluppino sul piano istituzione” ha concluso Poli “le azioni più unitarie per rappresentare il pensiero della popolazione e riportare la questione all’attenzione del Consiglio comunale”.

B.Ž.