Foto: Istituto Italiano di Tecnologia
Foto: Istituto Italiano di Tecnologia

Le invenzioni menzionate nella classifica sono 200, divise e organizzate in 22 categorie differenti, le quali comprendono l’intelligenza artificiale e la robotica, la sostenibilità e i trasporti, il benessere e il cibo. La rivista Time ha selezionato anche altre invenzioni oltre alle batterie commestibili nate in Italia, tra cui bastoni intelligenti per aiutare le persone anziane a camminare con più facilità, sistemi di intelligenza artificiale per tutelare gli animali selvatici e ancora uno zoo fatto di ologrammi. Però è stata la batteria a meritarsi il titolo di migliore invenzione di quest’anno, la quale è stata realizzata con materiali che vengono abitualmente consumati a tavola, come mandorle, capperi e alghe. Il coordinatore del Printed and Molecular Electronic Laboratory, si è detto sorpreso di questo riconoscimento, che lo ha definito una grande soddisfazione per tutto il gruppo che ha contribuito a realizzare la batteria. L’attività di questo laboratorio si concentra sullo “studio delle proprietà elettroniche degli alimenti per ottenere nuovi materiali elettronici commestibili” ha spiegato il coordinatore Caironi, mettendo a punto il fatto che nel loro lavoro di ricerca non viene dato per scontato ottenere dei risultati, ma questo è ciò che li motiva a proseguire. Entusiasta anche il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, il quale si è detto orgoglioso del riconoscimento dell’originalità della batteria edibile “poiché è chiaro segno che l’Istituto è una realtà internazionale per la qualità delle sue ricerche”. Questa è la strada che l’Istituto continuerà a seguire, ha detto ancora Metta, evidenziando che il loro obiettivo è “portare l’innovazione Made in Italy verso nuovi traguardi, tecnici ma anche di mercato”.

B.Ž.