Foto: BoBo
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Tutt'altro che terminata la bufera politica attorno al caso Pozzolo, nonostante la sospensione del deputato da Fratelli d'Italia. L'opposizione attacca nuovamente Andrea Delmastro: il Partito democratico ed Italia Viva nel question time al Senato hanno chiesto le dimissioni del sottosegretario alla Giustizia, in seguito alle rivelazioni apparse sul Foglio che riporta le parole di Pozzolo che afferma che il colpo di pistola che ha ferito Luca Campana è partito dal caposcorta di Delmastro.

Inoltre, secondo una versione ancora da verificare dalla Procura, il sottosegretario al momento dell'incidente si trovava nella sala dove si stava festeggiando con tutti gli altri invitati e quindi non fosse, come dichiarato subito, in un parcheggio a duecento metri di distanza.

Queste voci per il ministro della Giustizia Carlo Nordio per ora non hanno fondamento ed il Guardasigilli alle richieste di chiarimento di Matteo Renzi e della democratica Anna Rossomando ha tirato in ballo il segreto istruttorio, annunciando che "una volta terminati gli accertamenti dei pm, non ci sottrarremo alle risposte, anche politiche, che dovremmo dare". Nordio, sulla presenza della scorta alla festa aggiunge: "Non vi è niente di scandaloso se a una manifestazione conviviale partecipano anche le persone che devono tutelare chi partecipa a quella situazione".

Tra le accuse politiche anche i dubbi sulla natura dei rapporti tra il sottosegretario ed alcuni settori della polizia penitenziaria, secondo l'opposizione vicini al suo partito. La senatrice Rossomando parla di un'attività di propaganda ricordando, oltre alla festa di Capodanno, anche una cena dello scorso 3 dicembre a Biella, organizzata per gli auguri di Natale di Fratelli d'Italia dove erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario Delmastro e l'onorevole Pozzolo.
Renzi invece ha manifestato la propria insoddisfazione per le argomentazioni del ministro della Giustizia e parla di "utilizzo proprietario della polizia penitenziaria e reticenza omertosa".

Inoltre, a chiedere le dimissioni di Delmastro è anche l'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, "a causa del rapporto che il sottosegretario ha instaurato da subito sul 'vogliamoci bene', tra cenette e aperitivi, pacche sulle spalle e sorrisi, tutti gesti che si sono rivelati un 'atto di tradimento' rispetto alle troppe e numerose promesse di miglioramento delle condizioni di lavoro del personale".

Davide Fifaco