Foto: LAPresse
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Tutte le 21 vittime dell’incidente avvenuto martedì sera a Mestre sono state identificate. Si tratta di nove cittadini ucraini, quattro romeni, tre tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e l’autista del pullman, italiano. Ciò che manca è la ricostruzione di ciò che è avvenuto, per stabilire le cause del disastro. Nonostante l’incidente sia stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza non sono state tratte conclusioni sul “colpevole”, anche se le ipotesi spaziano da una manovra azzardata, un malore dell’autista, ma anche lo stato del guardrail. La procura infatti vuole approfondire il tema del mezzo elettrico, tenendo sotto osservazione le batterie a litio, e fare accertamenti sulla doppia barriera di protezione. Nelle riprese delle videocamere si vede l’autobus affiancarne un altro, probabilmente fermo al semaforo che immette a sinistra, in direzione Marghera, con la freccia inserita. Immediatamente si nota il mezzo piegarsi e cadere dal cavalcavia, mentre l’altro pullman aziona improvvisamente lo stop. A tal proposito, il capo della Procura veneziana ha dichiarato che “non ci sono segni di frenata o contatti con altri mezzi” e che la dinamica dell’incidente “vede il bus toccare e scivolare lungo il guardrail per una cinquantina di metri, e infine precipitare al suolo”. Inoltre, ha aggiunto che non ci sono elementi per trarre conclusioni sulla barriera di protezione, per questo motivo è necessaria una perizia. Quindi anche con l’analisi del video le ipotesi rimangono le stesse, ma viene messo in risalto il guardrail vecchio, che è stato posto sotto sequestro. Rimane da chiarire lo spazio di quasi due metri che divide la barriera di protezione e che potrebbe aver giocato un ruolo importante nella vicenda. A riguardo è intervenuto l’assessore alla Mobilità del capoluogo veneto, Renato Bosaro, spiegando che quello che è stato definito buco “è un punto di passaggio, un varco di accesso per motivi di sicurezza, per la manutenzione”, e dopo diverse polemiche a proposito, ha voluto sottolineare il fatto che 13,5 tonnellate, riferendosi al peso dell’autobus, non si sarebbero fermate per un metro e cinquanta in più di barriera.

B.Ž.