Foto: Reuters
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Gli Stati Uniti hanno ampliato gli sforzi per assicurare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Stando al Washington Post, che cita quattro fonti anonime, l'amministrazione di Joe Biden starebbe offrendo a Israele una preziosa assistenza, comprese informazioni sensibili in merito alle infrastrutture militari e ai nascondigli di Hamas, in cambio dello stop delle operazioni che stanno devastando la città meridionale dell'enclave. Ieri il presidente Biden aveva affermato che Tel Aviv avrebbe preso in considerazione una tregua se il gruppo militante palestinese avesse rilasciato gli ostaggi. Nessuna conferma in merito è arrivata però da fonti israeliane. Tel Aviv ha intanto ampliato le operazioni militari anche nel centro di Gaza, annunciando nuove massicce evacuazioni. Le forze di difesa israeliane hanno colpito decine di obiettivi nell'area, comprese strutture militari, postazioni di lancio e posti di osservazione. Almeno 47 persone sarebbero rimaste uccise negli attacchi. Tra le vittime anche due medici, padre e figlio. Le autorità di Difesa e del Ministero della Salute di Hamas hanno intanto fatto sapere di aver rinvenuto tre fosse comuni, contenenti 80 corpi, nei pressi dell'ospedale Al Shifa dove le forze israeliane avevano condotto ad aprile un'estesa operazione durata oltre una settimana. Gli ospedali sono stati spesso meta dell'esercito di Tel Aviv poiché secondo le autorità israeliane erano utilizzati da Hamas come supporto operativo delle proprie milizie. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è tornato a lanciare un appello per un immediato cessate il fuoco a Gaza. Per Guterres, la tregua sarebbe solo l'inizio, ci vorranno infatti anni affinché la popolazione civile si riprendano dalla devastazione e dal trauma della guerra. In Israele proseguono intanto le proteste antigovernative. I manifestanti radunati a Tel Aviv sono tornati a chiedere elezioni anticipate e il rilascio degli ostaggi. Per i partecipanti il governo sarebbe guidato dai fondamentalisti più estremi, la cui ideologia non ha nulla a che fare con gli ideali democratici.

M.N.