Foto: BoBo
Foto: BoBo

In Slovenia la crescita della popolazione registra ormai un saldo negativo da anni, ma per quanto riguarda le nascite da centodue anni, ossia da quando vengono elaborati i dati statistici, il numero di nuovi nati non è mai stato così basso. La ragione più importante della recente diminuzione delle nascite secondo Martin Bajželj dell’Ufficio statistico della Repubblica di Slovenia (Surs) sarebbe da imputare al numero di donne in età fertile, cioè tra i 15 e i 49 anni, che tra il 2000 e il 2022 è diminuito del 18% .

Un trend questo che ha origini lontane visto che a partire dal 1980 si sta registrando una costante diminuzione dei parti pari ad una media del 1,2 per donna, con un leggero aumento negli ultimi anni dove il numero medio oscilla tra l’1,5 e l’1,6. Sebbene la percentuale di donne che non hanno mai partorito sia diminuita negli ultimi 70 anni, contemporaneamente anche la percentuale di quelle che hanno partorito più di quattro figli è passata dal 28% di 70 anni fa a meno del 5% di oggi.

Nonostante l'incremento naturale sia negativo, il numero degli abitanti della Slovenia è, però, in aumento a causa del saldo migratorio che invece è positivo. Il 1° ottobre dell'anno scorso, infatti, la Slovenia poteva contare su 6000 residenti in più rispetto all’anno precedente per un totale di 2 milioni e 123 mila abitanti. Gli stranieri rappresentano il 9,4% della popolazione e sono soprattutto uomini tra i 20 e i 49 anni (il 20% sul totale di immigrati). La tipologia di migrazione sta influenzando l’equilibrio tra i sessi, visto che nella seconda metà del 2019 per la prima volta gli uomini hanno superato per numero le donne, delineando una quadro demografico molto raro.

Come in molti altri paesi occidentali, invece, la popolazione slovena sta subendo un processo di invecchiamento. Secondo gli ultimi dati, l’età media dei residenti in Slovenia è di 44,7 anni. Un dato leggermente superiore a quello europeo che si assesta sui 44,4 anni. I minorenni rappresentano il 18% della popolazione; mentre gli ultra sessantacinquenni sono il 21%.

La popolazione secondo gli esperti dovrebbe continuare a crescere fino al 2026, quando il trend dovrebbe invertirsi.

Barbara Costamagna