L’obiettivo è stato raggiunto, quello di terminare con i lavori entro l’anno, per poter così accedere al cofinanziamento europeo per i lavori che hanno coinvolto la Valle del Rio Ospo. Iniziati l’anno scorso con la posa dei pilastri e proseguiti poi la costruzione della struttura dell’architrave i lavori sono stati completati dall’azienda appaltatrice turca in collaborazione con i colleghi subappaltatori italiani che hanno compiuto un lavoro di precisione chirurgica.
In queto momento i lavori coinvolgono altri due cantieri quello del traforo Scoffie e del viadotto di Vinjan, l’obiettivo è quello di concluderli entro la fine dell’anno. Più che leciti i festeggiamenti a due anni e mezzo dall’inizio dei lavori che ora si trovano praticamente a metà dalla conclusione, i due viadotti e il traforo di Scoffie sono la condizione posta alla 2TDK per poter usufruire di 80 milioni di sovvenzioni europee a fondi perduto e di altri 14 dal bilancio dello stato. I risultati apparentemente facili da raggiungere, non lo sono stati a causa della pandemia, ai rincari e a numerose complicazioni emerse durante ai lavori. Come ha detto il premier Robert Golob “oggi festeggiamo la conclusione dei lavori di questo viadotto, nell’arco della civilizzazione sono stati sempre i collegamenti stradali a determinare il benessere delle persone” ammettendo che l’infrastruttura ferroviaria non è stato affrontato con la dovuta velocità, Golob ha ricordato che Il secondo binario, è il più grande investimento ferroviario in Slovenia e andrà a collegare il porto di Capodistria con il resto della rete ferroviaria slovena. "La costruzione del secondo binario contribuirà a rendere il Porto di Capodistria ancora più competitivo e tutto questo si rifletterà in ulteriori investimenti nello stesso scalo", ha detto Golob. Il viadotto Gabrovizza rappresenta un’impresa ingegneristica eccezionale e un esempio di buona cooperazione ha detto il direttore Generale della Società 2TDK, Matej Oset. Il ministro delle Infrastrutture Alenka Bratušek ha espresso soddisfazione per il fatto che sono riusciti a stabilire buone pratiche per l'attuazione di progetti infrastrutturali complessi, "il che significa il completamento del secondo binario entro la fine del 2025, in modo che nel 2026 il primo treno sia già in grado passare per il binario".
Stefano Novello della Spik, l'azienda che ha partecepita ai lavori di realizzazione del viadotto ha spiegato che: " la difficoltà di realizzazione è stata estremamente elevata, nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti e non sulla sicurezza e sull'utilizzo dei materiali. Grazie a un team, a dei ragazzi che sono stati veramente eccezionali. La parte più difficile dei lavori è stata quella della parte della spinta del ponte, il comportamento di questi grandi manufatti, è lungo 416 metri e tutto in curva. Tutto quello che si poteva fare al computer è stato studiato, purtroppo la realtà a volte è abbastanza diversa da quello che il computer ti dice; quindi, di volta in volta abbiamo dovuto risolvere tutte le difficoltà tecniche che ci trovavamo ad affrontare".
Come ricordiamo la tratta ferroviaria completata avrà una lunghezza di 27,1 chilometri con 8 gallerie (20,5 chilometri in totale) e tre viadotti (1.251 metri complessivi), consentendo ai treni di raggiungere velocità fino a 160 km/h. Nel prossimo futuro verrà dato il via all'iter per la costruzione della tratta parallela, che potrebbe avvenire ancora prima del passaggio del primo treno sulla costruenda tratta previsto nel 2026.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
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