Sono previste cinque piattaforme salariali e 67 classi retributive. Il salario più basso per la prima classe è fissato al salario minimo, e il rapporto tra il più basso e il più alto è di uno a sette. Il governo ha preso visione giovedì scorso del testo della bozza, che sarà ancora oggetto di armonizzazione con i sindacati. Oggi l’esecutivo presenterà le novità introdotte dalla riforma salariale che ha l’obiettivo di ridurre i divari presenti tra le classi retributive e modificare il sistema degli avanzamenti. Il Ministero preposto dovrà elaborare le proposte di modifica ai contratti collettivi ed esaminare la possibilità di introdurre il “sistema dei titoli”. Le classi salariali presenti in fondo alla classifica verranno così adeguati con il primo di gennaio 2025, mentre gli adeguamenti dei salari dei funzionari nel 2027. La Ministra della pubblica amministrazione Sanja Ajanović Hovnik aveva già in passato precisato che i negoziati che riguardano l’aggiornamento del sistema retributivo e l’eliminazione delle anomalie verranno affrontatati a pari passo con il rinnovamento del sistema dei titoli di lavoro, delle aggiunte e l’assicurazione professionale. Negoziati separati invece per le categorie dei medici e dentisti, la proposta avanzata dal governo prevede l’istituzione di un distinto schema salariale che sembra soddisfare per il momento le richieste dei sindacati di categoria. Secondo le indiscrezioni il governo avrebbe pure individuato delle soluzioni per ridurre l’anzianità e facilitare gli avanzamenti a inizio carriera lavorativa con l’obiettivo di attirare un maggiore numero di giovani. Il governo intende affrontare le proposte nel procedimento legislativo entro il mese di luglio, scettici a riguardo i sindacati.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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