Foto: Žiga Živulović jr./BoBo
Foto: Žiga Živulović jr./BoBo

Lo sciopero indetto dal sindacato Fides è entrato nel suo ventottesimo giorno, diventato così il più lungo della storia del Paese, superate dunque le precedenti agitazioni, nel 1996 - 22 giorni, nel 2002 - 16 giorni e nel 2016 - 27 giorni. Medici e dentisti, anche stamane hanno espresso sostegno attraverso incontri in varie strutture mediche, incluso il Centro Clinico Universitario di Lubiana e l'Istituto Oncologico della capitale, oltre a ospedali in diverse città slovene. Oggi, anche gli operatori del 112 hanno annunciato di unirsi allo sciopero in occasione della Giornata europea del numero unico di emergenza - 112. Il motivo dello sciopero, come comunicato dal sindacato dei lavoratori che opera sotto l'egida del Ministero della Difesa, è la mancanza di progresso nelle trattative con il governo riguardo alla revisione del sistema salariale. Nonostante il sostegno pubblico, gli organizzatori ritengono che l'esecutivo non riconosca adeguatamente i loro sforzi. Il funzionamento del 112 non sarà compromesso durante lo sciopero, ma il Ministero della Difesa ha pianificato incontri con il sindacato per la settimana successiva per risolvere la questione. Il sindacato chiede al governo di garantire un salario minimo mensile per gli operatori di base e di classificare il loro lavoro al 30-esimo livello salariale, equiparandolo a quello nell'assistenza medica d'urgenza. Il governo ha istituito gruppi di trattativa per coordinare le normative salariali, con l'intenzione di eliminare le disuguaglianze e di negoziare ulteriormente la classificazione dei livelli salariali con i partner sociali. Il numero 112 offre assistenza in emergenza in molte nazioni, con supporto garantito in 97 paesi.

Corrado Cimador