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Sarebbe stata una serie di concause, e non solo la rottura di uno strallo di sostegno a determinare il disastro di Genova: per non avendo ancora una risposta definitiva, la Commissione ispettiva del ministero della infrastrutture che sta indagando sul crollo del ponte Morandi, avrebbe rilevato più cause che avrebbero portato al collasso della struttura.
Secondo la rivista l'Espresso però lo stesso ministero dei trasporti, un elemento che sta creando imbarazzo, nel periodo compreso tra l'ottobre 2017 e il febbraio 2018, aveva rilevato una riduzione dell'efficienza dei tiranti nella sezione crollata del 20 per cento. Circostanza che, accanto ad altre cause, avrebbe determinato il disastro.
Allo stesso ministero, secondo la convenzione del 2007 fra Anas e Autostrade per l'Italia, sarebbe anche spettata una vigilanza sulle infrastrutture gestite dai privati, anche se lo stesso procuratore di Genova, Francesco Cozzi, che ha aperto un'indagine sul crollo, ha rilavato come lo Stato dopo la privatizzazione abbia visto una forte riduzione dei poteri d'intervento sulla sicurezza delle infrastrutture.
Aspetti che potrebbero pesare sulla linea del governo, che per ora ha confermato la revoca della concessione ad Autostrade: se il Movimento 5 stelle punta a far tornare allo Stato il controllo della rete, la Lega sarebbe molto più prudente, per le possibili penali miliardarie e soprattutto dopo il mezzo miliardo messo sul tavolo da Autostrade per l'Italia per pagare i danni subiti dalla città. Anche a livello locale si prende in considerazione un accordo, anche per ridurre al minimo i tempi di ripristino di una viabilità vitale per la città e il suo porto, tempi che in ogni caso si preannunziano lunghi, anche se in un mese sarebbe possibile allestire una viabilità alternativa.
Nell'area del crollo intanto si continua a lavorare per mettere in sicurezza i monconi del ponte e recuperare i beni dei cittadini che hanno dovuto lasciare la case a rischio. Le operazioni sono però state parzialmente sospese dopo gli scricchiolii uditi nella notte provenienti dal moncone est di ponte Morandi, che hanno richiesto nuove verifiche.