Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.
Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.

Ci sono voluti oltre 27 anni per percorrere la distanza che separa Spalato e Lubiana, ma i Giochi della Gioventù Plazma sono finalmente arrivati in Slovenia, per un progetto sportivo-amatoriale che vedrà la partecipazione di oltre 3000 bambini in tutto il paese. Il progetto nacque appunto a Spalato nel 1996, e negli anni ha fatto tappa anche in Bosnia e Serbia, per arrivare oggi nella capitale slovena. A dare il benvenuto è stato il sindaco di Lubiana, Zoran Janković, che ha colto l'occasione per un appello alla pace in Europa e favorire così una socializzazione pacifica tra sport, cooperazione e apprendimento. Nel suo breve intervento il premier, Robert Golob, ha fatto riferimento soprattutto ai valori di correttezza, lealtà e rispetto che devono caratterizzare l'attività sportiva. Fra gli sport promossi dal progetto, oltre ai classici basket, calcio, tennis e pallavolo, figurano anche scacchi, pallamano, ping pong e beach volley. Prima di dare il via ai giochi, il premier ha rivolto un appello per uno stile di vita sana che, secondo lui, deve basarsi su alimentazione e sport. "Voglio che portiate a casa un trofeo e, soprattutto, dei bei ricordi" ha detto Golob, prima di lasciare l'evento senza rilasciare dichiarazioni ai media. La fiamma dei giochi è stata accesa dalla velocista slovena Anita Horvat, alla quale sul palco si sono uniti anche gli ex calciatori sloveni Zlatko Zahović e Boštjan Cesar, e il tennista croato Goran Ivanišević. Fra le figure che hanno prestato supporto all'evento ed erano presenti oggi a Lubiana anche il ministro dell'Economia, del turismo e dello sport, Matjaž Han, il difensore civico per i diritti umani, Peter Svetina, e il presidente della Uefa, Aleksander Čeferin, che con la Fondazione Uefa è molto vicino a questi temi.

Valerio Fabbri