Foto: Radio Capodistria
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A presentarsi ieri, dopo i candidati sindaci, alla Comunità degli italiani di Pirano sono stati i candidati ai tre seggi specific del Consiglio comunale e alla Can.

Nadia Zigante, candidata al Comune per la lista "Quei giusti" ha parlato della necessità di avere maggiore autonomia anche dal punto di vista economico.

La trasparenza è invece il punto fondamentale per la lista contrapposta "Semo de qua", come affermato da Mara Škoti Bončina e Sara Del Giusto, candidate nel consiglio cittadino, che hanno anche sottolineato la necessità di trovare un luogo al di fuori della sede della Comunità dove i connazionali possano incontrarsi.

La consigliere uscente Danijela Sorgo, ha invece messo in risalto la grande esperienza da lei accumulata e la sua volontà di riportare in vigore il toponimo Santa Lucia.

Il giovane Christian Poletti, che si è lamentato sui social network per la poca apertura della dirigenza ad includere le nuove leve, si è candidato al Comune autonomamente per trovare nuove modalità per rilanciare la CNI, puntando magari sullo sviluppo della base economica e sul recupero di tutti i soldi destinati alla minoranza a livello comunale.

L'altra consigliera uscente Manuela Rojec della lista "Quei giusti" ha fatto notare che per occuparsi della Comunità bisogna spendere molto del proprio tempo volontariamente, ricordando anche che la sede di Santa Lucia è un progetto che è nell'aria da parecchio tempo, ma che ci sono delle oggettive difficoltà logistiche ed organizzative, cosa che si registra anche per la creazione di una base economica.

Il terzo candidato di "Quei giusti" Andrea Bartole si è soffermato sul rilancio del bilinguismo anche attraverso il coinvolgimento diretto delle istituzioni e l'utilizzo della lingua nella quotidianità.

Di seguito il candidato alla Can Onelio Bernetič, deus ex machina della lista "Semo de qua", ha acceso la discussione attaccando la dirigenza uscente per non aver indirizzato il voto dei consiglieri in Comune. Nadia Zigante ha risposto alle accusa dicendo che i consiglieri hanno sempre votato compatti quando la CAN ha deliberato e che le accuse arrivano da quelli che hanno meno partecipato al lavoro.

In ogni caso nonostante le differenze tutti i candidati hanno garantito il fatto che comunque vada si cercherà di collaborare per il bene della Comunità Nazionale.