Le ragioni sarebbero diverse ma tutte riconducibili ad irrisolti problemi che creano difficoltà nell’esistenza quotidiana alla novantina di abitanti dell’isola. “Nessun conflitto con il comune di appartenenza ovvero Lussinpiccolo e neppure con la Contea litoraneo-montana” spiega ai giornali il presidente del Comitato locale, Robert Nikolić che però aggiunge: “Se per loro è difficile trovare tempo, risorse, e soluzioni per quest’ ultimo gruppo di Mohicani allora dobbiamo guardare oltre e trovare da soli una soluzione ai nostri problemi; perciò se ci vogliono in Istria e se ci vuole il comune di Medolino, richiederemo di appartenere a loro”. “Ci pensino bene, perché non so che cosa potrebbero guadagnare con la separazione”, ha risposto lo zuppano litoraneo-montano, Zlatko Komadina che, dispiaciuto dell’iniziativa che definisce comunque legittima, ha ricordato l’impegno della regione nel mantenimento dei collegamenti con l’isola, impegno che non è stato accompagnato dal Ministero del mare, traffico e infrastrutture e della Jadrolinija, compagnia che gestisce il trasporto passeggeri e merci nell’area. “Per noi sono i benvenuti”, ha detto invece il presidente della Dieta Democratica istriana, Dalibor Paus, ricordando che “Unie è un’isola istriana e perciò non va dimenticata da una regione aperta ed inclusiva come la nostra”. Più cauto il governatore istriano Boris Miletić. Egli reputa che la volontà dei locali va rispettata, ma la loro iniziativa è solo l’inizio di un iter lunghissimo che passa dal referendum, alle decisioni delle amministrazioni comunali e regionali interessate per arrivare a quella definitiva del Parlamento croato. In attesa di una risposta del Comune di Medolino al quale gli isolani vorrebbero aderire, sono in tanti - dall’ una e dall’ altra parte del Monte Maggiore- a ricordare che le isole dell’arcipelago lussingano, dal dopoguerra alla suddivisine amministrativo-territoriale del 1992, sono appartenute all’ Istria. Tra l’altro Cherso e Lussino sono nominate nell’ Inno della Regione istriana Krasna Zemljo - Terra bellissima. (lpa)

Foto: Radio Capodistria
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