Avvenuto un anno fa e fortunatamente senza gravi conseguenze, dell'incidente era stato incolpato un parente dello zuppano. A sentire gli uffici regionali e successivamente pure gli organi di polizia, infatti, alla guida della macchina di servizio andata a sbattere contro un'automobile parcheggiata a Cerna, località ad una trentina di chilometri da Vukovar sarebbe stato un cugino di Dekanić. Testimoni oculari però raccontano che al volante c' era invece proprio lo zuppano Dekanić, che visibilmente ubriaco non voleva che si chiamasse la polizia. Ci sono voluti mesi di indagine ma alla fine è intervenuto l'USKOK, l'ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata che ha confermato l'accusa di occultamento di prove e depistaggio relativi all' incidente automobilistico. Il caso da giudiziario si è trasformato in un baleno in caso politico sia a livello locale che nazionale. L' opposizione, infatti, non si è fatta sfuggire l'occasione per attaccare il HDZ, di cui Damir Dekanić è membro. "L' arroganza e la presunzione del partito che ci governa è senza limiti" il commento generale sentito nei corridoi parlamentari. Per i socialdemocratici, Dekanić è un arrogante accadizetiano che si comporta come se lo stato fosse di sua proprietà. L' attenzione va però posta- dicono- sui poliziotti che hanno violato una legge che dovrebbero attuare. "Lo stato e le sue istituzioni sono prigionieri, ostaggi dell'HDZ che ostacola l'attività indipendente di organi chiamati a garantire la sicurezza dei cittadini", hanno rilevato invece i Verdi mentre molto duri sono stati i commenti del Most che assegnano ogni colpa al premier Plenković e ricordano che "solo pochi mesi fa aveva difeso lo zuppano che ora si rivela invece colpevole".

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Vlado Kos/Cropix
Foto: MMC RTV SLO/Foto: Vlado Kos/Cropix