Foto: EPA
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Alla Croazia arrivano le congratulazioni del Comitato di esperti che ha vagliato la situazione e che ha registrato un maggiore impegno nella tutela delle minoranze e nella promozione delle lingue dei gruppi etnici. Tuttavia -come emerge nel rapporto- resta ancora tanta strada da fare per espanderne l’uso. Notati passi in avanti nel settore delle scuole dove tutte le lingue, ad eccezione dell’istro-romeno, sono presenti in uno dei tre modelli d’ istruzione, ma viene osservata una discontinuità tra i livelli educativi. Gli esperti affermano che, ad eccezione dell’italiano, le lingue delle minoranze hanno una presenza limitata nel settore dell’amministrazione pubblica.” La percentuale di appartenenti necessaria ad elevare una lingua minoritaria a lingua ufficiale è troppo alta” scrive il rapporto rilevando che andrebbe incoraggiata e implementata la possibilità che in questo senso hanno gli enti locali e regionali.

Il rapporto ricorda che le autorità croate dovrebbero garantire l’applicazione della Carta in tutti i territori in cui parlanti di una lingua minoritaria sono tradizionalmente presenti e indipendentemente dalle soglie fissate. Anche perciò il documento elenca una serie di raccomandazioni prioritarie che saranno inoltrate al Comitato dei Ministri e che invitano ad una maggiore risolutezza nella promozione della consapevolezza e tolleranza nei confronti delle lingue e culture minoritarie che sono parte integrante del patrimonio croato; a favorire, nei territori misti, la pariteticità tra lingua della maggioranza e minoranza, indipendente dai numeri e a garantirne l’uso negli uffici dell’ amministrazione statale, regionale e municipale. Si raccomanda inoltre di incoraggiare l’insegnamento in modo da garantire, per ciascuna lingua, continuità dalla scuola d’ infanzia alle medie superiori mentre per quanto riguarda la presenza nei mezzi d’ informazione andrebbero garantite a tutte le lingue minoritarie regolari trasmissioni con minutaggi e frequenza adeguata sui canali radiotelevisivi pubblici. Da ricordare infine che iI settimo rapporto di valutazione del Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie si basa sulle informazioni fornite da fonti governative e non governative, in particolare quelle ottenute durante la visita del Comitato in Croazia nell'ottobre 2023.

Lionella Pusin Acquavita