Numero preoccupante di decessi nelle ultime 24 ore in Croazia dove aumenta il numero dei ricoverati con patologie gravi. Gli ultimi 2 mila 599 contagi portano a 13 mila 200 positivi dei quali sono quasi mille 770 gli ospedalizzati, 173 dei quali collegati al respiratore. Altra giornata difficile per la Regione litoraneo montana che introduce un lockdown di due settimane. Il centro clinico fiumano segnala la morte di 7 persone, altre 21 delle 188 ricoverate nel reparto Covid si trovano in terapia intensiva. Aumenta la pressione sulle strutture ospedaliere dell'area che comunque hanno a disposizione 250 letti. Nelle ultime 24 ore l'area registra 382 nuovi contagi con un incidenza del 32 per cento sui tamponi analizzati con più di 3 mila casi attivi tra i quali ci sono numerosi alunni e studenti. Come si diceva l'Unità di crisi nazionale, su proposta di quella locale, ha accettato l'introduzione di nuove e più rigorose misure in tutta l'area dove fino al 26 aprile vengono sospese tutte le manifestazioni, vietati gli assembramenti chiusi i negozi all'infuori di alimentari e farmacie ma anche questi con orari e ingressi limitati. Chiudono centri sportivi, terrazze di bar e ristoranti mentre fino al 16 aprile tutte le scuole passano alla didattica on line. Scuola a distanza sempre fino al 16 aprile pure nella Regione istriana, non rientrano in classe nemmeno gli alunni delle prime 4 elementari. Regione istriana che oggi segnala 3 decessi e 16 nuovi contagi con 136 casi attivi, più della metà -74- ospedalizzati, e quasi mille 400 persone in regime di isolamento.
Lionella Pausin Acquavita

Ospedale di Zagabria / Foto: EPA
Ospedale di Zagabria / Foto: EPA