L'abolizione del green pass e l'approvazione di una legge con cui si vieta l'introduzione di ordinanze discriminatorie. Queste le richieste dei dimostranti che si sono dati appuntamento in Piazza Jelačić a Zagabria, la piazza principale della capitale croata. Stando a varie stime erano sui 10.000 provenienti da ogni parte del paese, in automobile e con 39 autobus tra cui 4 partiti da Fiume e altrettanti dall'Istria. È stata una manifestazione non denunciata alla Questura che comunque ha provveduto a mandare sul posto un massiccio dispiegamento di forze dell'ordine onde evitare incidenti. Non tutto però è filato liscio. L'agenzia Hina riferisce di un'aggressione subita dall'equipe dell'emittente televisiva RTL che trasmetteva in diretta. Non solo accuse ma anche dure offese sono state rivolte all'indirizzo del Comando nazionale della Protezione civile e del premier Andrej Plenković. Sui cartelli slogan di vario tipo, tra questi: Morte al fascismo Covid, libertà al popolo, Stop al green pass. Tra i dimostranti anche diversi parlamentari, appartenenti per lo più alla destra politica. I vari oratori hanno più volte invitato i numerosi agenti di polizia a unirsi alla protesta. La dimostrazione è stata organizzata dall'Iniziativa per il diritto e la libertà, appoggiata dall'associazione ultracattolica Vigilare.

Valmer Cusma

Foto: Reuters
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