Ben 11 ore di discussione, accesa e polemica e caratterizzata da un confronto verbale che a momenti rischiava di degenerare. L'opposizione si è dichiarata particolarmente colpita e offesa quando il premier Plenković -a dibattito in corso- ha deciso di non seguire più i lavori. In molti l'hanno vista come una mancanza di rispetto e a nulla sono valse le giustificazioni esposte dagli accadizetiani che hanno elencato, a difesa, tutta una serie d'impegni inderogabili del primo ministro. La disapprovazione può essere riassunta dalle parole di Anka Mrak Taritaš del Glas-Voce che ha definito inaudito il comportamento del premier al quale - ha detto- oltre che alla volontà, conoscenza e visione manca proprio la sensibilità nei confronti del paese e della sua popolazione.
Plenković ha deciso di lasciare l'aula alle ore 22 dopo sette ore di dibattito nel corso del quale l'opposizione gli ha attribuito ogni tipo di colpa: dall'implicazione nella truffa dell'INA al coinvolgimento nello scandalo "software" per nominarne solo alcuni; sua, inoltre, la colpa per la povertà dei pensionati, per il calo demografico, per la fuga dei giovani all'estero e tanto altro ancora. "Alla domanda se ci sentiamo responsabili posso rispondere con un sì e a quella se siamo dei traditori- come voi ritenete in questa pessima mozione- rispondo con un no", ha detto Plenković definendo il dibattito logorante e noioso. Egli ha inoltre affermato di cogliere nella proposta tutta la frustrazione e l'insoddisfazione di chi è stato sconfitto per ben due volte alle elezioni : la prima la prima sette anni fa con il sette per cento, la seconda con uno scarso del 25. "Siamo orgogliosi e soddisfatti dei risultati raggiunti negli oltre due mandati e mezzo" ha detto il premier rilevando di aver realizzato tutti gli obiettivi strategici. "L'eredità che lasceremo offre opportunità di sviluppo e benessere per l'economia e la cittadinanza", ha aggiunto Plenković che - tra questi - ha elencato : il ponte di Sabbioncello, gli interventi nel superamento della crisi energetica e naturalmente l' entrata del Paese nell' area Schengen e nell' eurozona.
Il voto alla mozione di sfiducia - che è stato avviato dal Movimento patriottico e sottoscritto da 33 deputati - è previsto per la prossima settimana, ma Plenković non sembra preoccuparsene molto vista la compattezza della sua maggioranza, che egli stesso ha definito "cemento armato".

(lpa)

Foto: EPA
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