Režiser, scenarist, direktor fotografije in montažer Karpo Godina je letos prejel nagrado za življenjsko delo Franceta Štiglica, ki jo od leta 2015 podeljuje Društvo slovenskih režiserjev. Foto:
Režiser, scenarist, direktor fotografije in montažer Karpo Godina je letos prejel nagrado za življenjsko delo Franceta Štiglica, ki jo od leta 2015 podeljuje Društvo slovenskih režiserjev. Foto:

Il film di fiction »La corporazione«, che vede tra i protagonisti gli attori Primož Vrhovec, Ivo Barišič e Jana Zupančič, è un vero e proprio trhriller. E' incentrato sulla figura di un poliziotto, il trentenne Leon Gall, che opera al limite della legalità, ma che è impossibile corrompere. Nel quartiere in cui è cresciuto assieme alla madre narcomane, scomparsa prematuramente, la Corporazione Rihter inizia la costruzione di un enorme complesso edilizio. L'ispettore Gail viene a sapere, con l'aiuto di un'amica prostituta di alto bordo, che le modalità di acquisto del terreno edile sono sospette. Pellicola di buona fattura, ben interpretato, che non lascia indifferente lo spettatore. A precedere la pellicola di Matej Nahtingal, sempre questa sera all'Auditorio, il docu-film »La figlia della camorra« del regista Siniša Gačič, che presenta la figura di Cristina Pinto, un ex assassina al soldo della camorra che dopo 24 anni di carcere inizia ad affrontare le sfide della vita quotidiana, questa volta lontano dalla criminalità. Per la sezione documentari da segnalare il racconto sul gruppo rock Cameleoni – conosciuti come i Beatles dell'ex Jugoslavia, del regista Miha Čelar, che passa questo pomeriggio al cinema Monfort. E' la storia di cinque ginnasiali di Capodistria che, sulle orme dei tanti gruppi pop-rock che impereversavano alla fine degli anni Sessanta nei paesi dell'occidente, davano vita, da veri pionieri, ad un gruppo pop, I Cameleoni, divenuto molto popolare in Slovenia e nel resto della Jugoslavia socialista.

Il regista, sceneggiatore e direttore della fotografia Karpo Godina.Foto: BoBo