C'è un tocco di nostalgia da parte degli organizzatori nel presentare l'edizione 2021 della Biennale d'arte grafica di Lubiana. Il marchio Iskra Delta ha rappresentato nella Slovenia degli anni Ottanta sinnimo di modernità e innovazione. Erano gli anni di esordio dei primi personal computer e come si può ben intuire, di lì a poco, il successo della nuova maniera di approcciarsi al mondo dell'elaborazione dei dati avrebbe trasformato il mondo. La modernità dall'impresa Iskra Delta era ben rappresentata dal design accattivante dei propri prodotti. Il fatto che l'impresa, dopo una rapida impennata commerciale, sia fallita, va considerato da altri aspetti, non certo quelli legati al mondo del design. A collaborare al progetto espositivo, ossia alla rivisitazione della storia sulla Iskra Delta, che si pone come un'entità fittizia e virtuale, sono stati invitati artisti creativi che utilizzano proprio la forza del mondo virtuale, del design speculativo, dell'alternarsi di ruoli fantasiosi, un mondo pop se vogliamo che prendendo spunto dal passato guarda al futuro. Momento centrale di questa biennale la mostra collettiva, a cura di Aljaž Košir – Fejzo, a cui sono stati invitati artisti della giovane generazione provenienti del Centro e dell'Est Europa, nel tentativo di ricomporre vistualmente la storia della Iskra Delta, considerato come un progetto che non si è evoluto. Da qui il desiderio e il tentativo di creare nuovi mondi, sebbene fittizi. Una maniera nuova ed originale per far scoccare una nuova scintilla, questo il significato della parola Iskra in sloveno, in favore della rappresentazione e sviluppo di un presente alternativo. (mid)

Foto: MGLC
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