Quella del 2021, quasi risparmiata della questione pandemia, è una delle edizioni più speciali firmate dal direttore Alberto Barbera: il programma infatti è molto ricco, costellato di film prodotti dalle grandi case di produzione americane, da ben cinque film italiani in gara e da un lungo elenco di star internazionali. Anche quest’anno il festival ha preso le sue precauzioni contro i contagi: si accederà solo col green pass e la capienza delle sale sarà dimezzata. Il film più atteso è Dune, nuova trasposizione cinematografica dell’opera di Frank Herbert, che debutta il 3 settembre. La pellicola realizzata con un cast stellare è incentrata sulla nobile famiglia Atreides e il suo coinvolgimento nelle lotte di potere per avere il controllo della sostanza più preziosa dell’universo, la spezia. L’onore di aprire l’edizione 2021 del festival spetta a Pedro Almodóvar con Madres Paralelas, film su due future madri single in attesa di partorire, unite nella stessa stanza d’ospedale, divise dallo spirito con cui affrontano la maternità. Jane Campion torna al cinema dopo un’assenza durata anni con un dramma intitolato The Power of the Dog incentrato su uno stimato proprietario di ranch del Montana che va in crisi quando il fratello si presenta a casa con la nuova famiglia. Tra i film da non perdere ricordiamo ancora Spencer di Pablo Larraín - che a Venezia aveva già presentato Jackie con Natalie Portaman su Jackie Kennedy -, ovvero la vita della principessa Diana interpretata da Kristen Stewart, inoltre Il collezionista di carte di Paul Schrader e fuori concorso The Last Duel di Ridley Scott ambientato nella Francia del Trecento. Ben cinque i film italiani in concorso: America Latina di Fabio e Damiano D’Innocenzo, Il buco di Michelangelo Frammartino, Qui rido io di Mario Martone, Freaks Out di Gabriele Mainetti e Č stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino , il regista italiano attualmente più inn vista nel mondo cinematografico. (mid)