Nuova edizione tutta in presenza, quest'anno, ma con incontri ed eventi visibili anche in streaming per La Bancarella, la rassegna editoriale dedicata a Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia, che torna nel capoluogo giuliano a fine settembre con quattro giornate in piazza Sant'Antonio. Occasione per scoprire la ricca produzione editoriale sulle vicende del confine orientale, ma anche per approfondire, tra conferenze, dibattiti e testimonianze, questioni che continuano a far discutere gli stessi storici. Protagoniste assolute, annunciano gli organizzatori, saranno le storie di chi ha vissuto in prima persona il dramma dell'esodo. Quelle di chi ha dovuto lasciare tutto per ricostruirsi una vita altrove, per esempio in Puglia, dove molti profughi da Pola trovarono lavoro all'Ilva di Taranto, come raccontera' l'ex segretario generale della Uil Giorgio Benvenuto, o in Sardegna, a Fertilia, la 'piccola Istria' a pochi chilometri da Alghero. Storie di sacrificio, a volte anche di successo, come quella della ristoratrice e imprenditrice Lidia Bastianich, che a Trieste presenterà il suo libro "Il mio sogno americano". Ciascuna delle giornate avrà un filo conduttore diverso: un focus affronterà il tema della multimedialità al servizio della trasmissione della memoria. Un altro incontro sarà dedicato alle foibe. Riferendosi alle recenti polemiche innescate dalle affermazioni del rettore dell'Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari, il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Renzo Codarin ha dichiarato: "La verità storica su foibe ed esodo è accertata, lo Stato italiano ne ha preso atto con l'istituzione del Giorno del ricordo nel 2004 e non ha avuto ripensamenti". A completare il programma della Bancarella 2021, infine, alcune proiezioni cinematografiche e il ricordo di Alida Valli, nel centenario della nascita della grande attrice istriana.