Alida Valli attraverso le sue lettere e i diari inediti, e tanti altri documenti esclusivi: fotografie, film di famiglia, interviste ai figli, agli amici e collaboratori. È "Alida", un film documentario di Mimmo Verdesca dedicato alla vita della grande attrice che è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2020 per la sezione Cannes Classics, i cui film verranno presentati in anteprima mondiale all'imminente festival Lumière di Lione, in calendario dal 10 al 18 ottobre. La produzione è veneziana, targata Kublai Film e Venice Film, in associazione con Istituto Luce-Cinecittà e in collaborazione con Rai Cinema.
Alida Valli è stata una delle attrici più celebri e amate del Novecento. Nata a Pola nel 1921 (vero nome Alida Maria Altenburger, baronessa di Marckenstein e Frauenberg) e scomparsa a Roma nel 2006, spaziò dalle commedie dei "telefoni bianchi" al dramma, e fu scelta dai registi più famosi, da Visconti a Hitchcok fino a Pasolini. Aveva esordito a Cinecittà a soli 15 anni, con il film "I due sergenti", poi il grande salto a Hollywood. Nella sua lunga carriera lavorò molto anche in teatro e nel 1997 ricevette a Venezia il Leone d'oro per il suo contributo al successo del cinema italiano. Il documentario di Mimmo Verdesca, regista vincitore di due Nastri d'Argento, è strutturato come un racconto in prima persona: a prestare voce all'attrice di "Piccolo mondo antico", di "Senso" e del "Caso Paradine" è Giovanna Mezzogiorno. Arricchiscono la narrazione le testimonianze di Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Charlotte Rampling, Vanessa Redgrave, Dario Argento e molti altri illustri personaggi.
L'uscita nelle sale italiane è prevista dopo l'anteprima a Lione, anticipando le celebrazioni del centenario della nascita dell'attrice, che cadrà nel 2021. E c'è l'dea di portare il film anche in Istria: al Kino-Cinema Valli di Pola, innanzitutto, come informa Alessandro Centenaro di Venice Film, per inciso la stessa società di produzione del discusso "Red Land - Rosso Istria". (ornella rossetto)