Nato in Slovenia, cresciuto artisticamente a Düsseldorf, attivo a New York, scultore, designer, film maker, e anche, soprattutto, “pedagogo”: l’attitudine speculativa e didattica di Tobias Putrih , creatore di installazioni site specific che nello spettatore accendono sfide fisiche e percettive in chiave politica e sociale. Le sue installazioni sono apprezzate da chi segue da tempo i suoi eventi espositivi: a Rotterdam, Zurigo, Parigi, a Venezia, dove ha rappresentato la Slovenia alla Biennale del 2007. L'idea di fondo di questo artista “è come produrre un oggetto che esprima la sua intrinseca problematicità, ponga delle domande sulla sua esistenza…”. Non è dunque ai bambini che l’artista si rivolge quando pianifica spazi che trasforma in punti d'incontro dove convogliare sfide ludiche e al tempo stesso utopiche. Polistirolo, compensato, cartone, compongono le sue sculture astratte dall’aria precaria e temporanea. Tobias Putrih si sofferma sull’aspetto innaturale delle creazioni nel tentativo di imitare porzioni di natura, per spiccare poi il volo verso una ricerca che vede protagonista l’architettura visionaria di Lloyd Wright o Adolf Loos, e andare quindi a sondare la possibilità rappresentativa di pensieri filosofici contemporanei. Tobias Putrih nasce a Kranj nel 1972 ma vive e lavora tra Cambridge e New York. Ha raggiunto la fama internazionale grazie alle sue installazioni realizzate in materiali leggeri e fragili, usati comunemente nell’imballo di oggetti. (mid)

Foto: Osebni arhiv
Foto: Osebni arhiv