Lo spettacolo nasce in forma di studio per il Mittelfest2020, legato al tema “eredi”, e viene ora proposto alla Sala Bartoli fino a domenica 28 novembre. Cinque personaggi, cinque membri di un nucleo familiare che ha perduto i suoi pilastri, i genitori. Sono adulti, una volta cresciuti non si sono mai frequentati assiduamente ma ora si ritrovano nella casa di famiglia per liberarla da mobili e suppellettili, dopo averne concertata la vendita. È così che il pubblico li conoscerà, sul palcoscenico, ed è così che le loro storie, le loro interiorità, i loro rapporti rapiranno l’attenzione della platea. Gli interpreti sono Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Marco Morellini e Maria Grazia Plos. La delicata operazione di sgombero porta alla luce ricordi, rancori, legami, rimorsi, sentimenti contrastanti che si pensavano lasciati alle spalle e che invece ritornano con prepotenza. Lo stato d’animo scuote profondamente Sebastian, che decide di ritornare sulla sua prima scelta e di opporsi alla vendita della casa in cui ha vissuto con la madre fino all’ultimo. Allora le dinamiche diventano conflittuali, i rapporti si irrigidiscono, c’è chi insiste violentemente, chi desidera sbarazzarsi dell’incombenza e organizzare l’asta e chi - come Ines, la sorella maggiore - invece resta turbata e riconsidera la situazione, anche perché trova un biglietto del padre che le raccomanda di occuparsi di Sebastian. (mid)

Foto: Radio Capodistria
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