Ogni anno il 19 dicembre, in occasione dell'anniversario della nascita, Trieste brinda a Italo Svevo, il suo più importante romanziere e in assoluto uno dei maggiori scrittori europei del Novecento. E in questo 2023 che segna i cent'anni dalla pubblicazione del suo grande romanzo "La coscienza di Zeno", la festa per Svevo - al secolo Hector Schmitz - si trasforma in un mini festival, che inizia oggi e andrà avanti fino a venerdì, con presentazioni editoriali, spettacoli, concerti e il convegno internazionale "I mondi di Zeno", promosso dal Museo Sveviano. Spicca nel cartellone la visita in anteprima (cui il pubblico potrà accedere su prenotazione) del Museo LETS Letteratura, allestito a Palazzo Biserini in piazza Hortis, ossia il museo dedicato a James Joyce, Umberto Saba e, naturalmente, Italo Svevo, il cui spazio sarà al centro della 'preview' a lui dedicata nella giornata di domani, uno speciale omaggio del Comune di Trieste per il compleanno dello scrittore, che cade il 19 dicembre ( sono quest'anno 162 candeline).

Oggi, intanto, l'avvio, con la presentazione del libro "L'astuto imbecille e altri scritti sveviani" del saggista Alberto Cavaglion al Museo ebraico, e in serata, al Revoltella, l'atto unico "Italo Svevo genero letterario", un testo di Tullio Kezich, grande critico cinematografico ma anche appassionato studioso di Svevo, con l'interpretazione dell'attrice Ariella Reggio.

La manifestazione "Buon compleanno Svevo" corona tutto un anno di celebrazioni realizzate dalle istituzioni culturali triestine per ricordare il centenario della "Coscienza di Zeno", che l'autore pubblicò a proprie spese dall'editore Cappelli di Bologna nel 1923: uno dei romanzi più innovativi, profondi, ironici, moderni del primo Novecento, passato sulle prime quasi inosservato e divenuto uno dei capolavori della letteratura italiana ed europea.