È il francese "Titane" di Julia Ducournau il film vincitore della Palma d'oro del 74° festival di Cannes. L'annuncio, ieri sera, è stato dato dal presidente di giuria Spike Lee già a inizio cerimonia, ribaltando completamente la scaletta di premiazione. La Francia aveva sette film in concorso: "Titane" è un horror-thriller che non guarda in faccia nessun tabù, un film provocatorio che qualcuno aveva definito 'trash'. La giovane regista è stata premiata da Sharon Stone. Julia Ducournau è la seconda donna a vincere il riconoscimento più prestigioso del cinema internazionale dopo 28 anni della Palma a "Lezioni di piano" di Jane Campion. Miglior attore l'americano Caleb Landry Jones per il film "Nitram" di Justin Kurzel, che ricorda un drammatico fatto di cronaca avvenuto in Australia alla fine degli anni Novanta. Miglior attrice la norvegese Renate Reinsve per "The worst person in the world" di Joachim Trier, un film dedicato a una donna contraddittoria come la vita. Nessun premio per "I tre piani" di Nanni Moretti, l'unica pellicola italiana in gara. Ma l'Italia festeggia con Marco Bellocchio, Palma d'onore, premio rarissimo del festival. L'autore di "I pugni in tasca" è stato accolto con una grandissima ovazione, che ha emozionato il maestro 81enne, apparso visibilmente commosso mentre accanto Paolo Sorrentino gli consegnava il riconoscimento. Parlando dei suoi film Bellocchio ha detto: "Per fare il cinema servono due cose, l'immaginazione e il coraggio. Le cose di cui sono più soddisfatto sono state fatte con un atto di coraggio, se l'immagine non si sporca con la realtà, se non vi si oppone, è chiaro che non resta". L'ultimo lavoro del regista, presentato proprio al festival di Cannes, è "Marx può aspettare", il suo film più privato, dedicato al fratello gemello Camillo, suicida a 29 anni nel 1968.