"Il rogo nel porto", libro fra i più noti dello scrittore Boris Pahor, presta il titolo alla serata in ricordo del centenario dell'incendio del Narodni dom, la Casa della cultura slovena di Trieste, che il giardino della Comunità degli italiani di Capodistria accoglie stasera (ore 19.30, prenotazione obbligatoria). Un florilegio di letture, in sloveno e in parte anche in italiano, che dal racconto di Pahor - incentrato proprio su quel drammatico evento di un secolo fa - avrà inizio, con altre significative pagine sugli anni bui del fascismo e delle persecuzioni nei confronti della minoranza slovena nella Venezia Giulia. Verranno proposte, tra l'altro, l'ultima lettera scritta dal giovane comunista triestino Pinko Tomažič, condannato a morte dal Tribunale Speciale nel 1941, e una delle lettere dal carcere dell'intellettuale Stanko Vuk, arrestato nel 1940 con l'accusa di congiurare contro il regime ed assassinato in circostanze mai chiarite nel 1944.
Versi del poeta del Carso Srečko Kosovel introdurranno il recital, organizzato dal Festival del Litorale. Le letture in lingua italiana sono affidate all'attrice Miriam Monica. Ma il centenario del rogo che segnò la Trieste fascista, prima manifestazione di quella che sarà poi la politica del Ventennio, verrà ricordato a Capodistria anche con altro appuntamento: alle 17.45, ora esatta in cui il 13 luglio 1920 le fiamme avvolsero il Narodni dom, l'associazione Tigr (erede dell'omonima Organizzazione rivoluzionaria della Venezia Giulia) e la libreria Libris organizzano in piazza della Muda un recital cui è attesa anche la cantante pop Tinkara Kovač. (ornella rossetto)

Foto Rtvslo
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