È soltanto un primo passo, ma fa ben sperare. L'Organo di valutazione del Patrimonio culturale immateriale Unesco ha dato parere positivo al dossier di candidatura della tradizione dell'allevamento del cavallo lipizzano a "patrimonio dell'umanità". Lo ha annunciato il ministero della Cultura sloveno, rendendo noto il primo sì degli esperti mondiali all'iniziativa, una candidatura transnazionale presentata dalla Slovenia, affiancata da Italia, Austria, Bosnia, Croazia, Ungheria, Romania e Slovacchia. L'ultima parola spetterà ora al Comitato intergovernativo Unesco, che si riunirà a Rabat, in Marocco, tra fine novembre e i primi di dicembre.

Il testo del fascicolo ricorda come il cavallo lipizzano dalla creazione della razza nel 1580 presso l'odierna località slovena di Lipizza, si sia diffuso in tutti i Paesi dell'impero austroungarico, "implementando infrastrutture, architetture e saperi che continuano ancora oggi".

Tutto un complesso patrimonio di conoscenze e di pratiche tramandatesi nei secoli, dunque, che verrà iscritto nella lista rappresentativa del Patrimonio immateriale Unesco se, come c'è da augurarsi, tra alcune settimane sarà confermato il parere tecnico. Ricordiamo che nel 2015 una analoga richiesta avanzata dall'Austria era stata rigettata.

La Slovenia, da parte sua, partecipa anche con un'altra candidatura, che ha pure ricevuto un primo giudizio favorevole, "L'apicoltura, un modo di vivere", volta a tutelare le conoscenze e le pratiche apistiche tradizionali. Le api e la produzione del miele hanno sempre avuto un ruolo chiave nell'agricoltura slovena, ancora oggi gli apicoltori sono più di diecimila e una nota caratteristica del paesaggio rurale è data dagli alveari con i frontali dipinti con scene di vita quoitidiana di cui i più antichi risalgono all'inizio del Settecento.
Gli elementi sloveni iscritti nel Patrimonio culturale immateriale Unesco sono al momento quattro: la Passione di Škofja Loka (rappresentazione sacra del periodo pasquale), le maschere dei Kurenti, l'arte del merletto e ultimo in ordine di tempo (2018) l'arte dei muretti a secco, elemento transnazionale comprendente, oltre alla Slovenia, Croazia, Cipro, Francia, Italia, Spagna e Svizzera.