Circondata da colline e vigneti e affacciata sulle rive della Drava, Ptuj è un vero gioiello architettonico. Situata nella regione della Štajerska, nella Slovenia orientale, una destinazione soprattutto turistica ma che non manca di grandi potenzialità. Ptuj ha una storia molto antica. Dopo i Celti fu conquistata dai Romani, che fondarono una città sul fiume, Poetovio, capoluogo della Pannonia e del Norico, quando la città raggiunse i 35 mila abitanti. Proprio qui, nel 69 dell'Era nostra fu confermata l’elezione di Vespasiano a imperatore di Roma. Questo è anche il primo documento in cui viene citata la città. Dopo la distruzione da parte degli Avari e Magiari, a partire dal dodicesimo secolo sulla riva del fiume si stabilirono le popolazioni slave. Fino al 1918 Ptuj rimase dominio austriaco con il nome di Pettau ma il suo ruolo nel tempo si ridusse rimanendo fuori dalla grandi vie di comunicazione. Una sfida importante dunque per la città di Ptuj che ambisce a diventare nel 2025 Capitale europea della cultura con il sostegno di ben venti municipalità. Come illustrato nel programma di candidatura Ptuj desidera proporre storie ed eventi attinenti al proprio patrimonio culturale e interessanti anche per il visitatore europeo. A figura simbolo della città è stata scelta la maschera carnascialesca del Kurent, che in passato ha ispirato numerosi artisti e scrittori. Il programma si suddivide in quattro filoni ed è impostato tenendo conto della tradizione come pure delle prassi più moderne. Prevede appuntamenti con l'arte, la musica, il teatro, la letteratura, l'incontro con i generi più disparati di espressività artistica. Nell'ambito del progetto è centrale l'aspirazione di instaurare relazioni e collaborazioni con le altre realtà europee, al fine di arricchire l'intera regione in forma stabile e permanente. (mid)

Foto: BoBo
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