La prima radio, un concorso di canzoni nel rione popolare di Centocelle, canzoni passionali e tristi, racconti di amori perduti e speranze, poi il primo contratto con la RCA nel 1969, che lo trasforma nel cantautore dei sentimenti, amato senza riserve da adolescenti ai primi amori e dai genitori che ne ricordano gli anni ormai lontani; elegante e carismatico, soprattutto bravo, con alle spalle brani indimenticabili, che hanno fatto la storia della canzone italiana moderna. Meticoloso compositore e ispirato autore, Baglioni è una icona pop ma ha navigato anche attraverso la world music, il rock e il jazz, con sodalizi come quello con l'amico Danilo Rea. La critica apprezza le doti autorali, il timbro unico e l'estensione vocale, mentre il pubblico sfiora l'idolatria. Il successo è stato incalzante e travolgente con gli album di successo a partite da anni '70: Questo piccolo grande amore, Gira Che Ti Rigira, Amore Bello, E tu, Sabato Pomeriggio, Solo, E tu come stai. Anche nei decenni successivi è sempre tornato con la voglia, quasi un'ossessione, di lasciare un segno, peraltro riuscendoci. Ma Claudio Baglioni è anche un pioniere, ha rivoluzionato il concetto di performance live cantando sui camion, per strada, sui balconi, negli hangar... Ha inaugurato i grandi raduni negli stadi ed è stato il primo, nel 1996, a far scomparire il palco portando la scena al centro delle arene. Il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, la prossima sfida al Teatro Olimpico di Roma. (mid)

Foto: Uredi
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