Il saggista, il narratore, lo scrittore di teatro, il critico, e anche il viaggiatore: ci sono tutti gli aspetti della complessa e sfaccettata fisionomia di Claudio Magris in questo secondo Meridiano dedicato allo scrittore e germanista triestino, che raccoglie le sue opere apparse tra il 1997 e il 2020. I lettori vi ritroveranno libri diversi per genere e ampiezza, a partire da "Microcosmi", con le sue storie che sono anche stazioni del cuore, vincitore (nel 1997, appunto) del Premio Strega. Ci sono romanzi potenti e di successo come "Alla cieca" e "Non luogo a procedere", in cui l'autore va ad esplorare zone oscure della Storia, e altri testi esemplari della sua scrittura originale e creativa, trasversale a generi e stili, che costituiscono una cifra inconfondibile e internazionalmente celebre di Claudio Magris, narratore delle inquietudini e delle frontiere, culturali e umane oltre che geografiche, da tempo consacrato come uno dei maggiori scrittori europei e un grande interprete dell'uomo contemporaneo. Ci sono i suoi testi teatrali come "La mostra" e lo struggente "Lei dunque capirà", entrambi portati in scena dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia. A queste opere si aggiungono le "Autoantologie", in cui vengono presentati articoli e saggi pubblicati lungo quarant'anni di attività critica e giornalistica, soprattutto per il Corriere della Sera, di cui Magris è firma prestigiosa e tra le più amate, per la sua capacità rara "di cogliere le paure nascoste, i sentimenti insondabili dell'animo umano". Chiude il volume una scelta di racconti dalla raccolta " "Tempo curvo a Krems", testi legati dal tema della vecchiaia o, citando l'autore, dalla "presenza sempre aperta e acre del passato".
Il primo tomo dei Meridiani dedicato a Magris, sempre a cura di Ernestina Pellegrini, è uscito nel 2012.