Foto: Gibanica
Foto: Gibanica

Un abbraccio che coniuga danza e poesia per richiamare la pace, in questo diffiicile momento storico. Uno spettacolo prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e dalla ¤WP0 compagnia Arearea e presentato in collaborazione con il Comune di Trieste.

Quattro i performer che si esibiranno accompagnati dalla musica e dai versi toccanti - interpretati da Maria Grazia Plos- di Ingeborg Bachmann, della Nobel polacca Wislawa Symborska ma non solo, anche di poeti italiani come Quasimodo, Ungaretti e del tedesco Bertolt Brecht.

"Four" concetto performativo che si svolge in spazi non convenzionali, riprende il tema di quanto di terribile accade in Ucraina e in Medio Oriente che ci tiene incollati agli schermi e che ci turba profondamente. Monito di Papa Francesco al riguardo, "La guerra è sempre una sconfitta. Non dimentichiamolo". La compagnia Arearea si fa strumento di un'evocazione alla pace, esprimendo l'arte della danza e della poesia con un linguaggio toccante cercando di creare una stretta relazione con il pubblico.

Il luogo scelto per la rappresentazione è particolare e significativo: il Museo della Guerra per la Pace Diego de Enriquez. Un museo che raccoglie le testimonianze di guerre passate, nell'intento di perpetuare la storia perche' non si ripeta.

Nato da una straordinaria collezione privata poi acquisita dal Comune di Trieste, conserva circa 15.000 oggetti relativi alla prima e alla seconda guerra mondiale. Non un museo "di guerra" comunemente inteso, ma un museo della società del Novecento, con i suoi orrori e il suo lungo e contrastato cammino verso la pace.

"Dancing four Peace" andrà in scena da domani e fino al 3 dicembre, più volte al giorno.