La cinquecentesca Villa de Claricini Dornpacher, alle porte di Cividale, è intimamente legata al nome dell'Alighieri. Fu infatti un de Claricini, il letterato Nicolò, a trascrivere nel 1466 la Divina Commedia, dotando così il suo casato di uno dei più antichi codici danteschi oggi conservati in Friuli. Sulla scorta di questo primato, la Fondazione de Claricini, da cinquant'anni impegnata nella promozione culturale, ha messo a punto un ricco cartellone di eventi per i sette secoli dalla morte del Sommo Poeta. Fiore all'occhiello del progetto, che ha ottenuto il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche istituito dal ministero della Cultura, è la mostra dei sei preziosi manoscritti friulani del poema (tra cui quello appunto detto de Claricini, miniato e con postille dello stesso copista) in programma dal 18 settembre al Museo archeologico nazionale di Cividale. Ma saranno tanti gli incontri, i concerti, gli spettacoli, le letture di versi che si susseguiranno per tutto il 2021, anche in collaborazione con altre istituzioni, tra cui l'Università di Udine. Evento di particolare rilievo il convegno internazionale di studi danteschi che si svolgerà nelle tre sedi di Cividale, Villa de Claricini Dornpacher e la stessa Udine dal 30 settembre. Numerose anche le iniziative realizzate a Pordenone, con proposte dedicate alla rilettura contemporanea di Dante, e in conclusione, il musical "La Divina Commedia". Intanto con la regione in zona gialla tornano fruibili quattro esposizioni a tema dantesco ospitate nella storica dimora di Bottenicco, un percorso tra cartoline del primo Novecento, pagine miniate, opere di artisti contemporanei e infine, nel giardino, Dante in scultura. Le visite sono possibili nell'ambito delle Domeniche in Villa (la prima e la terza di ogni mese), cui si accede su prenotazione. Primo appuntamento, domenica 2 maggio.

Foto dal sito villadeclaricini.it
Foto dal sito villadeclaricini.it