L'Italia celebra oggi la prima giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì: in una data - il 25 marzo - che gli studiosi individuano come inizio del viaggio nell'aldilà della Divina Commedia. Il giorno è stato istituito ufficialmente a gennaio in vista del settimo centenario della morte del poeta, che cadrà nel 2021. Per l'eccezionalità del momento le iniziative pubbliche, rese impossibili dall'emergenza, si spostano sui canali social. Il ministero dei Beni culturali ha invitato tutti i cittadini a leggere Dante a partire dalle 12, mentre l'Accademia della Crusca promuove un flashmob dai balconi alle 18.

"Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita".
Rileggere Dante, riascoltare la voce ineguagliabile della Divina Commedia, ritrovare verso dopo verso le infinite risonanze, le suggestioni, le sollecitazioni che ne fanno un'opera immortale, il più grandioso tentativo mai compiuto - come l'ha definita Asor Rosa - di dare una risposta agli eterni interrogativi della condizione umana. Farlo oggi, in questo primo Dantedì, immaginato quando l'epidemia con i suoi effetti devastanti era lontana, e celebrare così il poeta simbolo della cultura e della lingua italiana . "Dante - ha detto il ministro Dario Franceschini - è l'idea stessa di Italia. E ora è anche più importante ricordarlo per restare uniti". Con i Beni culturali si muovono il ministero dell'Istruzione nell'ambito della didattica a distanza, e tante altre istituzioni, associazioni , artisti, in una mobilitazione corale per un Dante "diffuso" , risuonante per l'intera giornata sui social e nelle case. Mentre l'Accademia della Crusca invita ad aprire le finestre oggi alle 18 per leggere l'incipit del poema, quei versi che tutti gli italiani conoscono a memoria, con la speranza di uscire il prima possibile a "riveder le stelle".
"Dante è uno dei fondamenti della nostra identità ma è anche un fondamento dell'identità umana, molto semplicemente", osserva il professor Domenico De Martino, direttore artistico del festival Dante2021 di Ravenna, che per il Dantedì promuove sul proprio sito l'iniziativa "Insieme per Dante", con letture degli amici del festival. "La situazione drammatica in cui ci troviamo, assolutamente non prevista, inedita, inquietante e dolorosa, ci pone di fronte proprio alla nostra natura di uomini nella nostra fragilità e nella nostra debolezza. E Dante ci insegna invece che il futuro ci aspetta, che abbiamo delle speranze. Che dobbiamo costruire non in una prospettiva esclusivamente nell'aldilà ma anche in questa vita, una vita che è - dice Dante - "di miseria", ma possiamo renderla migliore e andare avanti. E questa è anche una grande occasione per essere migliori, lo stiamo vedendo. Forse anche leggere un verso di Dante in questi momenti mentre siamo soli in casa ci può aiutare".

Ornella Rossetto