Alla presenza di musicisti, amici e giornalisti, oggi a Capodistria è stato presentato «Madona dejmi danes» il libro che celebra i 30 anni dall'uscita dell'omonimo disco dei Deset Brat, uno dei gruppi jugoslavi più celebri durante il periodo della new wave, a cavallo tra la fine degli anni 70 e gli anni 80.

Drago Mislej, autore dei testi dei Deseti Brat, ha raccontato ai microfoni di Radio Capodistria che si tratta della storia molto corta di un gruppo abbastanza popolare ai tempi della cosiddetta new wave. “In quel periodo, qua nella ex Jugoslavia, c'erano tre o quattro band abbastanza brave, tra cui noi: i Deseti Brat. Siamo stati uno dei rari gruppi ad aver inciso un disco, si tratta di «Madona dejmi danes», uscito nel 1985. Ma quando eravamo al top, dopo aver fatto anche dei video clip per la tv, dopo 5 anni di lavoro, siamo diventati adulti e tutti abbiamo iniziato a lavorare. C'è chi è diventato dottore, chi ingegnere… e così ci siamo sciolti. Dopo 30 anni dall'uscita di quel disco, il nostro manager di allora Boris Furlan ci ha chiesto di fare un concerto e noi abbiamo accettato. Allora promisi di scrivere una storia su questo gruppo, per non dimenticare…. E così ho fatto”.

Oltre al libro di Mef sui Deset Brat è stato presentato, sempre stamani al Circolo, il nuovo disco dei Second Chance Blown «Dewy Clothes On Shapes Long Gone», lavoro influenzato dal rock anni ’90 e dall'eletttronica, un mix tra passato e presente, potente, ma al tempo stesso pop.

Aljoša Mislej bassista del band ci racconta che il gruppo ha optato per fare uscire l'album in vinile perchè «si tratta di un disco vero, come quelli che ci facevano una volta »

Com' è fare il musicista in Slovenia di questi tempi?

«Fare il musicista alternativo in Slovenia è quasi impossibile. Praticamente, nonostante il gruppo esista da una quindicina di anni, la musica è quasi un hobby visto che abbiamo tutti un lavoro. Non è facile trovare concerti e non è facile fare questa vita, anche se poi ci si abitua. Non essendo più giovanissimi abbiamo imparato a combinare famiglia, lavoro e nottate nei club. »

Barbara Urizzi

Foto: Radio Capodistria/Barbara Urizzi
Foto: Radio Capodistria/Barbara Urizzi