Le accuse per niente velate dei partiti di opposizione al governo Janša sono da mesi all'ordine del giorno del dibattito politico in Slovenia. Iniziato con la generalizzata avversione alla proposta di una nuova legge quadro sui mass media proposta dalla nuova compagine governativa è quindi proseguito con la denuncia dell'opposizione e della società civile ai sempre più manifesti tentativi di controllo politico, di ricomposizione del suo assetto organizzativo e di quadri della radiotelevione pubblica, la RTV Slovenia. L'importanza della seduta è sottolineata anche dalla riunione convocata per questo pomeriggio del Comitato di programma della RTV Slovenia, che dovrebbe decidere proprio sulla rimozione anticipata del direttore generale, Igor Kadunc. Ricordiamo in merito che la seduta del Comitato cultura avrebbe dovuto tenersi lo scorso venerdì, ma non ha raggiunto il quorum a seguito dell'assenza dei membri della coalizione di governo. Assente giustificato anche il deputato della CNI Felice Žiža per motivi di salute. Le forze di opposizione segnalano da tempo, anche con esempi concreti e pubbliche proteste, l'azione del governo rivolta ad assumere il controllo del servizio pubblico radiotelevisivo, come pure il costante tentativo di disciplinare i media ed i giornalisti che svolgono il proprio lavoro in chiave autonoma e sovrana. Dagli interventi di questa mattina del comitato cultura, tra questi quelli particolarmente incisivi di Lidija Divjak Mirnik e Marko Bandelli, è risaltata la preoccupazione per lo stato delle cose nei media sloveni ed in particolare nel rapporto governo - RTV Slovenia, ossia nel tentativo sempre più evidente del governo di voler sottomettere il servizio radiotelevisivo pubblico e comprometterne il ruolo finora svolto in favore dei cittadini e nel pieno rispetto della professionalità, affidabilità ed autonomia di informazione. (miro dellore)

Generalni direktor RTV Slovenija Igor Kadunc. Foto: MMC RTV SLO
Generalni direktor RTV Slovenija Igor Kadunc. Foto: MMC RTV SLO