“Un’edizione particolare e in forma ridotta ma che comunque non poteva mancare dalla scena culturale istriana e nazionale“affermano gli organizzatori a poche ore dal via ufficiale, nell' anfiteatro polese, con la proiezione di „Mare“ di Andrea Štaka,delicata storia di una donna quarantenne che si rende conto che nella vita c’è di più del prendersi cura della casa e della famiglia.
Sedici i film in gara - 6 di produzione croata e dieci in coproduzione con altri paesi dell’area balcanica ma non solo- per la “Grande Arena d’ oro” e per le “Arene d’ oro” riservate alle varie categorie assegnate da una giuria di esperti ma tra i riconoscimenti importanti c’è pure la “Port’ Aurea”, premio attribuito dal pubblico.
Pubblico che questa volta - a causa del pericolo coronavirus- sarà limitato a mille e 500 persone per le proiezioni nell’anfiteatro, e naturalmente ridotto pure per quelle programmate al Teatro Nazionale Istriano e al Cinema Valli. In accordo con gli esperti, cancellate una serie di eventi e location ai quali il pubblico era abituato, ma si è voluto comunque mantenere, nel limite delle possibilità, lo spirito della manifestazione che si rispecchia nel motto “cinema sotto le stelle”.
Da segnalare che in diversi dei dieci film nella categoria coproduzioni è presente la Slovenia e tra questi ricordiamo “Io sono Frenk” e “Tutti contro tutti” dei lubianesi Metod Pevec e Andrej Košak. C’e’ poi la pellicola del triestino Martin Turk “Non dimenticare di respirare” dedicata agli adolescenti e alla fatica di crescere. Un programma interessante per la manifestazione cinematografica più importante e longeva nell’area dell’ex Jugoslavia e che -contrariamente alle previsioni d’inizio estate che la volevano cancellata- prende il via questa sera a Pola.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Pula film festival
Foto: Pula film festival