Maggio è il mese in cui nel 1999 moriva a Trieste Fulvio Tomizza, l'indimenticato autore di "Materada" e della "Miglior vita", e quello in cui, dall'anno successivo alla sua scomparsa, lo ricorda il Forum a lui intitolato.

Tornato alle date consuete dopo le difficoltà dovute alla pandemia, la rassegna - che a Capodistria è sostenuta dal Comune - riunisce quest'anno intellettuali e scrittori di varia provenienza intorno a un tema , "Caos Kairos", che evoca gli sconvolgimenti del tempo che stiamo attraversando e i molti interrogativi di un'epoca di conflitti. Kairos, per i greci, era il tempo opportuno, la buona occasione, il momento propizio.

"Fulvio Tomizza è il nostro Kairos, nel caos delle frontiere adriatiche" nelle parole dello scrittore Milan Rakovac, fondatore del Forum, trattenuto a Zagabria da motivi familiari e di cui è stato letto un messaggio. Rakovac rammenta anche dell'amico una celebre autodefinizione: "M'identifico con la frontiera". Il sogno di Tomizza, quello del dialogo, della comprensione reciproca, oltre le frontiere e le divisioni, è diventato oggi un sentire comune.

Negli interventi presentati a Palazzo Pretorio una carrellata dalla filosofia antica e dalla 'felicità' della poesia a testimonianze personali sullo stravolgimento epocale prodotto dal Covid e ora da una guerra che sembrava inimmaginabile combattuta alle porte dell'Europa.

Tra attualità e politica altre relazioni: la Bosnia a trent'anni dalla dissoluzione dell'ex Jugoslavia, un'anatomia dello janšismo e la strategia per arginare quella che il sociologo lubianese Gorazd Kovačič definisce la versione slovena del neofascismo democratico. Ancora: la comunità italiana che vive sul territorio raccontata dal giornalista piranese Stefano Lusa, che dice: "Prigionieri di un passato che non passa".

Chiediamo di tirare le fila a Irena Urbič, anima del Forum Tomizza: "Si è avvertita una grande angoscia, un vivere paure comuni a tutti noi, ma che intellettuali, letterati, filosofi, sentono ancora più profondamente. E a dire il vero non sono molto ottimisti".

Domani a Umago la seconda giornata del convegno, con altre voci e nuove riflessioni.

Foto di Mariella Mehle, La Voce del Popolo
Foto di Mariella Mehle, La Voce del Popolo