Foto: Radio Capodistria
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Arrivati alla 25esima edizione il Forum Tomizza non ha perso la propria essenza, continua infatti a promuovere le idee del grande autore istriano, le cui opere hanno aperto la strada alla discussione in merito alla convivenza in un ambiente multiculturale dove si pensava fossero ormai caduti tutti i confini. L'organizzatrice Irena Urbič ricorda come un anno fa al confine di Dragogna si festeggiava per l'apertura di Schengen e invece oggi ci troviamo punto e a capo. Una ragione in più, sottolinea, per continuare a trasmettere il messaggio di Tomizza ed esortare quanti ancora esitano ad essere curiosi uno dell'altro, a capirsi e conoscersi in questo nostro piccolo spazio che si snoda tra Trieste e Umago. Un tema impegnativo quello discusso al Convegno, la Grammatica dell'oblio, un sistema che bisogna saper leggere per capire cosa realmente ci sia dietro. Come ha spiegato Irena Urbič ai nostri microfoni: "La grammatica è una struttura. Tante volte l'oblio e la memoria fanno parte delle grandi manipolazioni politiche. In questa terra, vinta dagli scontri del passato, forse tutte le cose non sono messe al posto giusto. Allora bisogna ascoltare l'altro, sbarazzarsi della paura di dire la propria verità, che forse al mio vicino non è molto comoda."

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Non poteva non ricordare gli inizi, il fondatore Milan Rakovac, che nel maggio del 1999 sulla tomba di Tomizza concordò, assieme all'allora sindaco di Umago, di avviare un qualcosa di duraturo per non dimenticare. Nonostante siano passati anni, i valori che si intendono promuovere sono sempre gli stessi, racconta Rakovac: "I nostri lavori sono seri come non mai e il forum Tomizza è proprio un movimento multiculturale, di umanesimo, della convivenza veneta, della fratellanza antifascista. Queste sono le nostre basi e ci aspetta ancora tanto da fare". La rassegna, che continua a raccogliere l'interesse del pubblico, si conferma quindi di grande importanza per il nostro territorio anche perché, come sintetizza uno dei partecipanti al convegno, lo scrittore Aljoša Pužar, nonostante il rumore, la voce di Tomizza non verrà mai silenziata.

M.N.